13 maggio 2022

MIO CARISSIMO PADRE

Oggi, 13 maggio 2022, Raffaele Cuozzo avrebbe compiuto cento anni.

Non li compirà, perché la sua giovinezza è rimasta nell'inverno russo; il suo corpo è diventato neve, i suoi sogni non sono divenuti domani. 

Ci piace ricordarlo offrendovi la trascrizione di una lettera da lui inviata dal fronte russo, nel dicembre 1942.

Raffaele era in Russia con la Divisione Vicenza.

Abbiamo cercato di rispettare quanto più possibile il testo originale, limitandoci alle modifiche ritenute utili a una sua migliore comprensione. 


??? 156 4 -12 -42

156 è il numero del battaglione

Mio carissimo padre con molto piacere vengo a rispondere alla vostra amata e desiderata lettera la quale mi porta la data del 15-11 e sono molto contento a sentire le vostre buone notizie e così nello stesso tempo vi posso assicurare anche di me che me la passo molto bene.  Come pure proprio adesso ho ricevuto una vostra cartolina della nonna che porta la data del 20-11 e una lettera della fidanzata che mi porta la data del 21 e sono molto contento a sentire buone notizie da tutti come pure vi dico che io mi trovo in viaggio e sono parecchi giorni che dobbiamo camminare e mi trovo questa lettera con i vostri indirizzi sopra e ve la scrivo e non

ho altro per scrivere perché la roba con lo zaino e la cassetta sono andati [avanti] con i [camion] cioè con gli autotrasporti (?) e quindi quando arrivo a destinazione vi scrivo di nuovo e rispondo anche alla fidanzata io scrivo questa lettera con la speranza che presto per la strada troviamo qualche  comando truppa nella stazione con i soldati italiani che fanno servizio e così vi spedisco questa lettera ma non so neanche quando parte. Così io vi raccomando solo una cosa tanto a voi quanto lo dite anche alla mia fidanzata che ogni volta che voi mi rispondete mettete la data della lettera mia che vi arriva così mi posso regolare anche io se vi arriva tutta la posta oppure se si perde per la strada

e come pure vi raccomando non tanto a voi ma quanto alla fidanzata che non dovete aspettare sempre mia posta per scrivere scrivete anche così senza ricevere posta perché non tanto da voi ma quanto da essa ch'io ho ricevuto appena 2 volte posta in due mesi quindi io non so se essa proprio non scrive oppure se si perdono per la strada, solo una volta mi arrivarono 20 lettere e cartoline da voi e da essa e poi altro resto se ne passarono parecchi giorni per ricevere posta.
Riguardo a questo non mi prolungo solo vi dico che io vi ho fatto un vaglio [vaglia] ma non ancora è partito ce l'hanno loro al comando perché parte in questi giorni arrivano i soldi e così ci mettono la somma stesso loro e lo mandano e quando parte io ve lo farà subito sapere ...la somma forse sarà di 900 lire (lire novecento) 

ma ancora non sono sicuro quindi/ quando appena parte vi farò sapere del tutto non mi prolungo forse prima di stasera arriva l'altra posta allora io mi regolo se mi arriva altra posta rispondo qua sotto se no la chiudo così e va la mando ora non mi prolungo vi saluto a tutti zio Ernesto zia Maria zia comara Ermelinda sorelle fratelli e in particolare la nonna Nicolina e voi genitori vi abbraccio e vi bacio vostro affezionatissimo figlio Cuozzo Raffaele.
Posta non è arrivata vi abbraccio di nuovo vostro figlio Raffaele.

Il Soldato Cuozzo Raffaele 156 Batt. 
Mitt. P. Militare 156
Divisione Vicenza


Abbiamo provato a realizzare la "nuvola di parole" tratta dalla lettera di Raffaele, per visualizzare la frequenza con la quale ricorrono le parole.

Eccola:

Dalla nuvola di parole, alcuni elementi risultano evidenti.

Innanzitutto, la notevole presenza dei pronomi vi e voi, che tornano complessivamente una volta in più rispetto ai pronomi io e mi; il rapporto è ridotto all'essenzialità della comunicazione: io scrivo a voi, voglio darvi notizie di me e ne chiedo di voi.

Avrete certamente notato che Raffaele dà del voi al padre.
I sostantivi più ricorrenti sono posta, lettera, data; sono frequenti anche voci verbali legate alla corrispondenza, come arriva e parte. Questa sembra una lettera che parla di altre lettere e della difficoltà incontrate dal servizio postale sul fronte di guerra. In fondo, il soldato fa solo un rapido cenno alla propria condizione, per non far preoccupare la sua famiglia: "me la passo molto bene"; la sua preoccupazione principale sembra relativa al rischio che alcune lettere si perdano, il suo rammarico sembra essere quello che altre molto probabilmente non sono mai giunte a destinazione.

Raffaele Cuozzo era nato a Valva il 13 maggio 1922, un sabato, alle dieci del mattino; era figlio di Michele e di Maria Michela Spiotta. Così leggiamo nell'atto di nascita, redatto dal sindaco Vincenzo Valletta; dall'atto risulta che al bambino erano stati dati anche i nomi Emilio e Ciro.

Alla sua memoria, dedichiamo queste parole di un celebre sergente protagonista della ritirata degli alpini dalla Russia, lo scrittore Mario Rigoni Stern:

Il fiume era gelato, le stelle erano fredde, la neve era vetro che si rompeva sotto le scarpe, la morte fredda e verde aspettava sul fiume, ma io avevo dentro di me un calore che scioglieva tutte queste cose.

Ci piace pensare che simili fossero i pensieri di Raffaele mentre scriveva questa lettera al padre, laggiù, nella steppa dove in tanti ora dormono, nei campi di grano e di papaveri.


G.V.