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Uno strumento di ricerca storica per ricostruire e custodire la memoria dei valvesi caduti o fatti prigionieri in guerra
03 agosto 2023
IL MISTERO DEI DUE CADUTI IN GUERRA CON LO STESSO NOME
09 marzo 2022
I CENTO ANNI DI UN CAVALIERE
Un cognome che testimonia la stagione in cui l'azienda agricola del marchese d'Ayala attirava a Valva lavoratori stagionali che spesso provenivano dalla Puglia.
Santovito è un cognome tarantino, uno di quelli che sono rimasti in paese anche dopo la stagione dei marchesi.
Finita la Prima guerra mondiale, nella quale aveva combattuto nei "Cavalleggeri di Saluzzo", Cosimo Santovito sposò Pasqualina Cuozzo: il cognome più diffuso a Valva che si intrecciava a uno dei "forestieri".
Cosimo e Pasqualina sono i genitori di Enrico Santovito, che oggi compie cento anni.
E' nato un bambino di sesso mascolino che egli mi presenta e a cui dà il nome di Enrico (Atto di nascita) |
Tra la nascita e il matrimonio, la dura esperienza della guerra in Albania e quella della prigionia, di cui parleremo nei prossimi post.
Ne parleremo perché quando le esperienze diventano racconto arricchiscono un'intera comunità, ma oggi è il giorno della festa, questo è il momento degli auguri a uno degli ultimi soldati della Seconda guerra mondiale ancora viventi: la sua voce ancora riesce a trarre dalle pagine del romanzo della sua vita frammenti di ricordi, che ha donato tante volte ai figli, ai nipoti, agli amici.
Tre valvesi soci dell'Associazione Arma di Cavalleria deceduti nel 1971 (Cosimo Santovito è nella foto centrale) |
Come frasi augurali, gli dedichiamo il motto delle "Guide", il suo reggimento, e quello dei "Cavalleggeri di Saluzzo", nei quali ha combattuto suo padre: Alla vittoria ed all'onor son guida e Quo fata vocant (Dove chiama il destino).
Perché ci sono cavalieri che lo sono non solo per aver combattuto nei Cavalleggeri.
Un grazie riconoscente alla nipote Rosanna per la preziosa collaborazione.
G.V.
23 febbraio 2022
QUANDO UN COGNOME DIVENTA RICORDO
Prima o poi -promesso- tornerò a occuparmi degli argomenti per i quali questo blog è nato: ricostruire le vicende dei valvesi internati militari in Germania (non avevano lo status di "prigionieri di guerra") e dei caduti nella Seconda guerra mondiale, almeno in una prima fase di lavoro.
Quando si fa una ricerca, però, a volte ci si imbatte in nuovi sentieri che è un po' rischioso seguire perché, pieni di fascino, rischiano di portare lontano: un labirinto amico che nasconde storie, rivela nomi, suggerisce collegamenti e ipotesi...
Gli ultimi post pubblicati sulla Radica hanno dato un contributo a una storia dei cognomi valvesi, prendendo prima in esame uno strumento di ricerca (il sito dell'Archivio di Stato di Salerno), poi occupandosi dei cognomi materni dei giovani chiamati alla visita militare.
Cognomi solo femminili: ho verificato che non ci fossero attestazioni maschili. Il cognome di una donna verosimilmente originaria di un altro comune, nella seconda metà dell'Ottocento, è prezioso e fragile: in una comunità piccola è destinato a perdersi, anche se a volte è attestato due volte perché -ipotizzo- due sorelle hanno sposato uomini valvesi.
Oggi vi parlo di alcuni cognomi maschili che erano presenti a Valva nello stesso periodo (anche in più famiglie) e che oggi -a quanto mi risulta- non lo sono più.
Alcuni di questi cognomi sono stati incisi nella pietra della lapide del Monumento ai Caduti, e dunque resteranno fino a quando qualcuno li leggerà: la memoria passa anche attraverso il gesto, semplice ma non scontato, di leggere le lapidi.
Avallone, Catino, Del Buono, Fratangelo "caduti sul campo" e poi D'Urso tra i "soldati morti per la guerra": forse leggere questi cognomi nell'elenco dei Caduti è uno dei pochi modi per farli rivivere ancora, in quel paese in cui erano militari, contadini, calzolai, impiegati telegrafisti.
Altri cognomi non hanno accompagnato giovani valvesi alla morte in guerra, ma alla visita militare sì: Anastasio e Calabrese (attestati in quattro famiglie di giovani chiamati alla leva), Florio, Giarla e Sfratta (tre famiglie), Gigantiello, Grieco, Libero, Marcello e Miccoli (due famiglie), Perillo e Sansone (una). Alcuni di questi cognomi sono ancora diffusi, anche in zona, ma non a Valva.
Sicuramente ce ne possono essere altri ancora: ad esempio, cognomi di famiglie con figlie femmine; in questo caso, la ricerca nelle liste di leva non è uno strumento adeguato e occorrerebbe uno studio sui registri all'anagrafe comunale.
Il lavoro da fare aumenta (e penso sia un bene).
Un cognome, uno almeno, se ne è andato in America: lo ha portato un valvese che a diciotto anni era già cittadino americano (come si evince dal documento di sbarco a Ellis Island). Suo fratello, nato negli Stati Uniti, dopo qualche anno sarebbe tornato in Italia a combattere durante la Prima guerra mondiale: Sabato Fratangelo, classe 1895, calzolaio, settimo nome tra quelli dei soldati caduti sul campo, incisi sulla lapide del Monumento ai Caduti.
A questa vicenda sarà dedicato un prossimo post sulla Radica, perché ci sono storie che chiedono di essere raccontate e che a volte sembrano impazienti: non rispettano il programma di lavoro stabilito da chi fa delle ricerche storiche, sembrano non voler più aspettare. Ci sono storie che meritano di tornare alla luce, hanno atteso già troppo.
G.V.
22 febbraio 2022
COGNOMI MATERNI A VALVA NELL'OTTOCENTO
Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Anselmo Anselmo Angela Maria |
Figliulo Nicola Grippo Carmine * Mancano i nomi dei figli: è registrata solo la data di nascita (1842) |
Nocera, Pagani |
| Sansone Agnello, padre di due gemelli, Raffaele e Donato (1855) |
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Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Boniello Rosa Boniello Irene |
Falcone Antonio, padre di Pietro (1893) Torsiello Antonio, padre di Vito (1883) e di Sabato (1887) |
Molto diffuso
a Colliano |
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|
Cognome
|
Coniuge
|
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato
|
Campanile Maria Campanile Domenica |
Vuocolo Michele, il nome del figlio non è riportato (1842) Spiotta Francesco, padre di Donato Maria (1859)
|
Costiera
amalfitana
|
Carolo Maria Giuseppa
|
Vuocolo Emidio, padre di Vito Antonio (1884) |
/
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Carrano Gaetana | Strollo Pasquale, padre di Angelo (1896) | Molto diffuso, soprattutto in costiera amalfitana, a Castellabate e a Teggiano |
Cerone Maria Michela
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Corrado Ferdinando, padre di Carmelo (1880) | Costa cilentana |
Contursi Maria |
Cuozzo Michele, padre di Antonio (1900) |
Agro nocerino-sarnese |
Cotignola Candida | Torsiello Francesco, padre di Leonardo (1837) e Vito Antonio Maria (1854) | Assai diffuso a Teggiano e nel Vallo di Diano |
Capra Anna Maria | Falcone Michele, padre di Arcangelo (1886) | |
Cione Angela | Marcello Pasquale, padre di due gemelli: Santo Pasquale Giuseppe e Santo (1843); non si esclude un errore nella trascrizione, con confusione tra nome e cognome di uno dei figli. |
Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Del Pinto Domenica |
Feniello Michele, padre di Carmine Maria (1853) |
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Di Nicola Porzia | Corrado Michele, padre di Matteo (1863) Calabrese Giuseppe, padre di Domenico (1882) | Molto diffuso a Santomenna e a Laviano |
F
Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è attestato |
Faustino Eselmina |
Falcone Michele, padre di Giuseppe (1902) |
(una sola
attestazione in provincia) |
Fazio Maria Luigia |
Feniello Antonio, padre di Pasquale Vincenzo Maria (1864) |
Salerno,
Cava, Cilento |
Femillo (ma forse corruzione di Feniello, visto che non è attestato in
provincia) |
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Ferraioli Carmela |
Freda Antonio, padre di Michele (1887), Luigi (1891), Alessandro (1896 ) |
Molto
diffuso, soprattutto nella zona di Angri e nell’agro nocerino-sarnese |
Frasca Lucia |
Del Monte Francesco, padre di Gerardo (1897) |
Colliano, Palomonte |
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Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Iervolino Rosa |
Miranda
Ferdinando, padre di Eugenio (96) e Francesco (98) |
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Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Lisanti Carmela |
Cappetta Pasquale, padre di Michele (1889), Livio (1890), Giuseppe (1893) e di altri i cui nomi non compaiono ancora nell'archivio digitale dell'AdS di Salerno |
Colliano,
Buccino |
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Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Martingano Rosa |
Merolla Biagio, padre di Federico Camillo, (1843, "clerico") |
Costiera
amalfitana |
Mollo Anna |
Caldarone Michelarcangelo, padre di Antonio (1892)
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Cicerale |
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Molto diffuso, soprattutto a Salerno e nella Valle dell'Irno. |
Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Panico Carminella |
Finiello (sic!) Matteo, padre di Michele Arcangelo (1836) |
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Puccillo Mariantonia Puccillo Maria Giuseppa |
Spiotta Michele, padre di Angelo Maria (1834) |
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Curiosità: Spiotta Angelo Maria, nato nel1834 (classe di leva 1838), al momento è tra i riferimenti anagrafici più antichi emersi in questa ricerca; lo stesso dicasi per Finiello Michele Arcangelo, nato nel 1836 (classe di leva 1837).
T
Cognome |
Coniuge |
Comuni della
provincia di Salerno in cui è particolarmente attestato |
Torella Carmela |
D’Urso Tito, padre di Carmine (1895, impiegato telegrafico) |
Buccino |
Tortora Maria Michela | Feniello Pasquale, padre di Pietro (1884) e Michele (1890) | Assai diffuso |
Trotta Antonia | Valletta Gaetano, padre di Vitantonio (1847) Feniello Vito, padre di Francesco (1897) e Michele (1902, musicante) |
Assai diffuso in provincia; in zona, molto diffuso a Campagna; alcuni casi attestati a Colliano |
Turi Filomena | Feniello Vito, padre di Francesco (1897) e Michele (1902, musicante) | Santomenna |