Eppure, la sua esperienza oggi assume per noi un valore particolare grazie ad alcune fotografie che risalgono al periodo della sua permanenza in Etiopia. In esse troviamo ricordi personali e frammenti di storia: tra le immagini, infatti, è giunta fino a noi anche una foto che documenta un passaggio di consegne di rilievo nell'esercito italiano.
Alla visita militare dichiara di essere calzolaio di professione.
Nel 1929 è allievo musicante nella Banda Presidiaria del 10° Corpo d'armata di Napoli ed è aggregato al Deposito 1° Bersaglieri.
Le bande presidiarie erano legate a un presidio militare (una città sede stabile di truppe dell'esercito); assicuravano un servizio musicale stabile.
Lo troviamo poi nella 27ª Compagnia Distrettuale di Napoli (una struttura di retrovia, legata alla componente burocratica dell'esercito).
In Africa
Nell'ottobre 1935 si arruola volontario per l'Africa Orientale con la ferma di un anno. È nel 9° Battaglione Complementi di Fanteria, assegnato al 132° Reggimento Fanteria.
I battaglioni complementi servivano a raccogliere, formare e rifornire i reggimenti di fanteria con nuovi soldati.
Il 22 ottobre 1935 Mario parte da Napoli per l'Eritrea col 9° Battaglione Complementi ufficiali e sbarca a Massaua.
L'8 novembre 1935 l'esercito italiano occupa Makallé.
Il 16 novembre, a causa della sua lentezza nel condurre l'offensiva in Etiopia, il generale De Bono viene richiamato in Italia e sostituito dal maresciallo Badoglio.
Mario Figliulo fa in tempo a fotografare la partenza di De Bono, nel "giorno in cui lascia il comando", come leggiamo in questa foto che il nipote Carlo ci ha gentilmente messo a disposizione:
Sono mesi decisivi per il conflitto.
A inizio maggio l'esercito abissino è in rotta, il Negus abbandona l'Etiopia.
Il 5 maggio Badoglio entra in Addis Abeba.
Il 9 maggio, il celebre "discorso dell'Impero" pronunciato da Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia: dopo quindici secoli -proclama- "sui colli fatali di Roma" riappare l'impero.
Qui il fotografo osserva con curiosità un mercato. La foto ci offre uno sguardo diretto sul contesto sociale ed economico dell'Etiopia del tempo:
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Mercato abissino |
Una precisazione linguistica: l’Eritrea è una colonia italiana da fine Ottocento; l’Abissinia è il nome storico dell’antico regno; l’Etiopia è lo stato moderno costruito sull'Abissinia: solo dal 1952 al 1993 comprenderà l'Eritrea (che oggi è indipendente).
Nel giugno 1940 l'Italia entra nella Seconda guerra mondiale.
Nel 1941 Mario viene richiamato alle armi, nel gennaio 1942 è trasferito al 367° Battaglione Costiero di Bari.
Nel settembre 1942 risulta ricoverato all'Ospedale militare di Pagani per malaria recidiva dipendente da causa di servizio, nel mese di ottobre viene dimesso con 70 giorni di convalescenza. Rientra al corpo nel gennaio 1943.
Dal 3 gennaio all'8 settembre 1943 partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nello Scacchiere Mediterraneo per la difesa della fascia di copertura costiera con il 367° Battaglione Costiero mobilitato.
Sbandatosi in seguito agli eventi bellici dell'8 settembre 1943, è da considerarsi in licenza straordinaria a partire dal 9 settembre.
Viene infine collocato in congedo illimitato il 2 aprile 1944.