29 agosto 2023

GIUSEPPE, DALLA RUSSIA AL LAGER

La storia di Giuseppe Falcone sembra scritta da uno sceneggiatore che sottoponga il suo personaggio a una sequela di peripezie fino al limite dell'inverosimile.
Giuseppe fa parte del Corpo di spedizione italiano in Russia, riesce a rientrare in Italia dopo la drammatica ritirata; dopo il ricovero in provincia di Udine, nel settembre 1943 si trova a Milano, dove viene catturato dai tedeschi: diventa un internato militare italiano. Torna a casa, ma muore nel 1952, a trentasette anni.
Questa però non è la trama di un film: è la vita drammatica di un uomo.

Da San Biagio a San Vito
Giuseppe nasce a Valva il 7 novembre 1915, da Francesco e Filomena Del Plato, nella loro casa in via San Biagio. A sottoscrivere l'atto di nascita sono Serafino Falcone (sarto) e Antonio Freda (calzolaio); anche papà Francesco appone la sua firma: fatto ancora abbastanza raro.
Giuseppe perde la madre da piccolo; suo padre si risposa.
Il 10 ottobre 1940 Giuseppe sposa Domenica Vuocolo, nella chiesa parrocchiale di Colliano.
Nel foglio matricolare, all'atto dell'arruolamento -quando il giovane non è ancora sposato- l'indirizzo risulta via San Vito. Dopo il matrimonio, Giuseppe e Domenica vanno a vivere nella casa di via San Biagio dove egli era nato.

In Russia
Dopo il servizio militare negli anni 1937-38, nel maggio 1940 Giuseppe risulta richiamato alle armi nel 15.mo Reggimento Fanteria in Salerno. 
Nel novembre lo troviamo assegnato al 77 Battaglione costiero.
Nel 1942, dopo alcuni problemi di salute (risultano un ricovero in un ospedale militare e una licenza di un mese per la convalescenza), nel mese di novembre è inviato in Russia con la Divisione Pasubio, 90.mo Reggimento Fanteria: così leggiamo nel suo foglio matricolare. 
A dir la verità, il 90.mo Reggimento fa parte della Divisione Cosseria, non della Pasubio. E' possibile ipotizzare un errore di chi ha compilato il foglio matricolare: forse la divisione era la Cosseria o, in alternativa, il soldato era nell'80.mo Reggimento (meno probabile).

Giuseppe Falcone è il primo a sinistra, in piedi

A questo punto, lo sceneggiatore da noi evocato all'inizio sembra abbia voluto usare quella che tecnicamente si chiama un'ellissi: omette di raccontare un pezzo della storia, attuando un salto nella narrazione per conferirle un ritmo sostenuto. 
Infatti, il foglio matricolare di Giuseppe riprende con questa voce, alla data del 25 aprile 1943:

Rientrato in Italia e giunto

Non racconta quello che Giuseppe ha vissuto in Russia in quei mesi, non parla del gelo, non dice nulla della penosa ritirata.
Possiamo però immaginare, anche grazie al racconto di chi ha vissuto le stesse esperienze; penso a Mario Rigoni Stern, anche lui in Russia e poi internato militare in Germania.
Il 26 aprile è trasferito al campo contumaciale di Osoppo, in provincia di Udine: è un campo in cui i soldati sono in isolamento sanitario.
Il 10 maggio è con il 90 Reggimento Fanteria a Milano.

La prigionia
Il 12 settembre è catturato dai tedeschi.
Altra ellissi dello sceneggiatore: si passa direttamente al 26 ottobre, quando -rientrato in Italia- si presenta al Distretto di Salerno, dove è inviato in licenza di 60 giorni.

Nella scheda a lui dedicata nel Lessico Biografico IMI, Giuseppe risulta catturato il 25 settembre, mentre la data di rientro risulta il 24 ottobre.  

E in mezzo? Oltre due anni, 775 giorni da internato militare.
Nel Lessico Biografico IMI, Giuseppe Falcone risulta nello Stalag V C. 
Lo Stalag V C si trova nella zona di Baden-Baden ed è in funzione dal febbraio 1940; due anni dopo, la nuova sede diventa Offenburg, non lontano da Stoccarda. C'è anche un sub-campo a Strasburgo.

Accanto al suo nome troviamo la sigla Arb. Kdo 12500: è l'acronimo di Arbeitskcommando, campi che spesso si trovavano vicino ai luoghi di lavoro e ospitavano i prigionieri destinati al lavoro coatto.
Dagli Archivi Arolsen affiora un documento che riporta il nome della località tedesca presso la quale Giuseppe Falcone lavorava:

Giuseppe Falcone è il numero 284; Kr. Gef. significa "prigioniero di guerra"
Dal documento risulta che Giuseppe ha lavorato da questa azienda dall'11 novembre 1944 al 20 aprile 1945, data nella quale verosimilmente è stato liberato.
Come accade a tutti gli internati militari, il rientro a casa è lento perché le Forze Alleate devono occuparsi di milioni di prigionieri.
Nel dicembre del 1945, Giuseppe Falcone sarà ricollocato in congedo illimitato.

Giuseppe non vivrà a lungo: muore infatti a Valva nel dicembre 1952, lasciando due figli maschi e la moglie incinta; pochi mesi dopo, nascerà sua figlia, chiamata Giuseppina in suo onore. Purtroppo la bambina morirà a soli dieci anni.
Lo sceneggiatore non ha proprio voluto un lieto fine.


Un cordiale ringraziamento alla nipote Antonietta e a suo marito Raffaele.

Grazie alla gentilissima Renza Martini, sempre disponibile a chiarire dubbi e a fornire informazioni sulla campagna italiana di Russia.

Fonti

Lessico Biografico IMI

Arolsen Archives


G.V.


28 agosto 2023

CADUTI VALVESI NELLA GRANDE GUERRA

Nel 1924 veniva inaugurato il Monumento ai Caduti, grazie all'iniziativa del circolo valvese di New York.

fonte

Ecco l'elenco dei Caduti valvesi nella Prima guerra mondiale.


Ufficiali caduti sul campo: 3

Caduto          e paternità

Reparto e grado

Data              di nascita

Data e luogo  di morte

Causa di morte

Note

Avallone Michele

Arcangelo

85.mo Rgt Fanteria

Sottotenente di M. T.

19-11-1882

28-05-1917  Carso

Ferite riportate 

 


Marcelli Anacleto

Francesco

145.mo Rgt  Fanteria

Sottotenente di complemento

12-10-1895

25-07-1916 Altopiano di Tonezza

Ferite riportate 

 

"la ràdica":

Post     Post

"Gozlinus":

Post     Post 

Post


Anacleto Marcelli

 

Thiene (VI), Sepoltura di Anacleto Marcelli

Mastrolia Onofrio

Michele

251 Rgt Fanteria  Sergente

11-06-1888

11-12-1917 Monte Grappa

Ferite riportate 

 

 

 






Soldati valvesi al funerale di Onofrio Mastrolia

Soldati i cui nomi sono incisi ai piedi della statua del Milite ignoto: 5. 

Questi soldati risultano tutti dispersi in combattimento, tranne uno.

Caduto        e paternità

Reparto e grado

Data di nascita

Data e luogo di morte

Causa di morte

Note

Caldarone Carmine

Michele Arcangelo

79.mo Rgt Fanteria

Soldato

16 luglio 1898

25 ottobre 1917

Altopiano della Bainsizza

Disperso 

 

 

 

 

 

Fasano Giuseppe

Francesco

136.mo Rgt Fanteria

Soldato

16 marzo1891

24 gennaio1916

Oslavia

Disperso 

 

Feniello Pietro

Pasquale

1360.ma compagnia mitraglieri Fiat

Soldato

10 agosto 1884

6 luglio 1918

Piave

Ferite riportate 

 

Piramide Giuseppe

Angelo

136.mo Rgt Fanteria

Soldato

24 marzo 1888

24 gennaio 1916

Oslavia

Disperso 

 

Spatola Vincenzo

Michele

212.mo Rgt Fanteria

31 gennaio 1891

11 agosto 1916

Settore di Tolmino

Disperso

 

Soldati caduti in combattimento: 16

Attenzione: 4 di questi soldati risultano morti in Francia combattendo con l'esercito statunitense.

Caduto        paternità

Reparto

Data di nascita

Data e luogo  di morte

Causa di morte

Note

Alfano Carmelo

Antonio

1394.ma compagnia mitraglieri Fiat

 

18 settembre 1895

18 giugno 1918

Sul campo

(Piave)

Ferite riportate in combattimento

 

Post

Motivazione decorazione

 

 

Catino Michele

Francesco

26 Rgt lancieri Vercelli

25 marzo 1892

29 giugno 1916

Carso

Ferite riportate in combattimento

 

Cuozzo Giovanni

Giacomo

236.mo Rgt Fanteria

18 giugno 1897

25 marzo 1917

Vicenza

Malattia

 

Cuozzo Giuseppe

ESERCITO USA

309th Infantry Regiment, 78th Division

27 febbraio 1889

20 settembre 1918

Killed in action in Francia

 

Del Buono Giuseppe

Nicolina

 145 Rgt Fanteria

 23 aprile 1893

 28 settembre1915

Quota 144, Carso

 In combattimento

 

Del Monte Domenico

Michele

30.mo Rgt Fanteria

30 giugno 1890

11 novembre 1915

Ospedaletto da campo n. 79

Ferite riportate in combattimento

 

Fratangelo Sabato

Francesco

21.mo Rgt Fanteria

10 agosto 1895

PIFFARD (USA)

19 novembre 1915

Carso

In combattimento

 

Marciello Antonio

Michele

238.mo Rgt Fanteria

30 dicembre 1883

19 giugno 1917

Monte Forno

Ferite riportate in combattimento

 

Sica Daniele

Michele

225.mo Rgt Fanteria

27 maggio 1885

1 dicembre 1916

Ospedale da campo n. 014

Ferite riportate in combattimento

 

Spiotta Cesare

Domenico

231.mo Rgt Fanteria

30 settembre 1881

28 agosto 1917

Monte Santo

Ferite riportate in combattimento

 

Spiotta Raffaele

 

Michele

ESERCITO USA

Company B, 315 Infantry

29 ottobre 1890

4 novembre 1918

Fronte francese

Killed in action

 

Spiotta Michele

Giuseppe

148.mo Rgt Fanteria

18 aprile 1894

25 agosto 1915

Ospedaletto da campo n. 73

Malattia

 Post        Post

 

 

Torsiello Antonio

Francesco

112.mo Rgt Fanteria

30 dicembre 1891

18 giugno 1916

Sul campo

Ferite riportate in combattimento

 

Torsiello Pasquale

Domenico

7.mo Rgt Fanteria

1 dicembre 1888

28 ottobre 1918

Sul campo

Ferite riportate in combattimento

 

Torsiello Francesco

 

Carmine

ESERCITO USA

305 Infantry, 77 Division

11 giugno 1890

13 ottobre 1918

 

Killed in action

Romagne-sous-Montfaucon

 Post Post

 

 


Figliulo

Carmine

 

Michele

ESERCITO USA

305 Infantry

26 giugno 1890 (sulla tomba; risulta 1889 all’AdS)

20 febbraio 1919

Dipartimento della Marna (Francia)

Probabilmente per ferite riportate in combattimento

 

 

 "Gozlinus":   Post     Post

 

 

Soldati morti a causa della guerra: 14 

Caduto      e paternità

Reparto e grado

Data di nascita

Data e luogo di morte

Causa di morte

Note

Corona Lorenzo

Martire

 

92.ma compagnia presidiaria

11 sett. 1891

23 settembre 1916

Ospedale da campo n.068

Malattia

 

 

 

 

 

 

Cozza Michele

Giuseppe

 

136.mo Rgt Fanteria

18 nov.1891

27 ottobre 1918  Nervi

Malattia

 

Cuoco Domenicantonio

Giovanni

 

215 rgt Fanteria

 5 sett. 1895?

 

 

Prigioniero di guerra dal 16 maggio 1916 al 18 novembre 1918

D’Urso Carmine

Tito

 

24.ma Sezione telefonica

20 nov. 1895

 

 

Congedato per malattia

Feniello Vito

Carmine

 

79.mo Rgt Fanteria

16 giugno 1892

30 marzo 1918  Ospedale da campo n. 059

Malattia

 

Foselli Gaudioso

Vincenzo

 

 2 Rgt artiglieria da fortezza

 16 luglio 1893

 

 

Congedato nel 1917 per malattia

Marcelli Eduardo

Francesco

 

145.mo Rgt Fanteria

23 maggio 1897

29 novembre   Valva 1918

Malattia

"la ràdica":   Post

"Gozlinus": Post      Post

 

 


Marciello Giuseppe

Angelo Maria 

 

 

47.mo Artiglieria di campagna

 17 ottobre 1893

23 febbraio 1921, Valva

 

Congedato nel febbraio 1919 perché "putatore" nell'azienda agricola del marchese

Marciello Ottaviano

Gennaro

 

14.mo Rgt Fanteria

 

20 marzo 1898

26 luglio 1917,  Cerignola

Malattia

 

Merolla Biagio

Elia

 

10.ma Compagnia di sanità

7 novembre 1894

3 maggio 1916, Napoli

 Malattia

 

Spiotta Antonio

Vito

 

 

Battaglione complementare brigata Avellino

 22 febbraio1898

12 febbraio 1918

 

 

 

 



Spiotta Pasquale

Antonio

 

 19 aprile 1886

 

 

 

Strollo Michele

Giovanni

 

32.mo Rgt Fanteria

Soldato

25 febbraio 1893

18 giugno 1917  Valva

Malattia

 

Macchia Giuseppe

Michele

 

20 sett. 1892

 

 

 

  

La ricerca è stata condotta utilizzando i seguenti siti:

Albo dei Caduti Italiani della Grande Guerra, a cura dell'Associazione Storica Cimetrincee e dell'ISTORECO di Reggio Emilia

Archivio di Stato di Salerno

Le immagini sono tratte dal nostro archivio e dal blog Gozlinus