Diversi valvesi hanno combattuto sul fronte africano, nelle varie fasi della storia del Regno d'Italia.
A fine Ottocento, la breve stagione del colonialismo italiano è costata la vita a due valvesi, ricordati con delle lapidi nel centro storico.
Vincenzo Iannuzzi è caduto a Dogali, nel 1887: lo ricorda la lapide sul campanile della chiesa di San Giacomo Apostolo.
La Battaglia di Dogali, dipinto di Michele Cammarano; fonte |
Il tenente Vitantonio Cappetta, caduto ad Adua nel 1896, è ricordato da una lapide sulla torre dell'orologio.
Le truppe etiopiche attaccano la brigata del generale Dabormida; fonte |
Cartolina celebrativa; fonte |
Alcuni volontari hanno preso parte alla guerra di Etiopia (1935-36). Dalla memoria popolare sappiamo che ci sono stati, ma ancora non abbiamo individuato i loro nomi.
Proclamazione dell'impero, prima pagina della Gazzetta del popolo; fonte |
Tragico epilogo: la Seconda guerra mondiale, con tre caduti valvesi e diversi prigionieri.
Cartolina con lo slogan Ritorneremo!; fonte |
Conosciamo i nomi dei tre caduti: Ottavo Fasano (già nel dicembre 1940), Michele Cuozzo (la notizia del suo decesso è arrivata alla famiglia nel luglio 1943) e Michele Cuoco.
Ci attende un lungo lavoro per individuare i diversi soldati valvesi fatti prigionieri in Africa: uno di loro è ancora in vita, è il signor Giuseppe Feniello, al quale rivolgiamo un affettuoso saluto.
G.V.