25 agosto 2023

IL DESTINO IN UN NOME: GIACOMO, CADUTO IN SPAGNA

Nel post Giacomo, caduto per primo abbiamo raccontato la storia di un soldato valvese caduto nella Guerra civile spagnola.
È stato difficile trovare notizie su questo soldato perché la data di nascita da noi ipotizzata è risultata quella di un fratellino nato nel 1903 e deceduto nel1906, come risulta dall'atto di morte conservato al Comune di Valva:

L'anno millenovecentosei, addì quattro di Aprile a ore antimeridiame nove e minuti trenta, nella Casa comunale.
Avanti di me, Elia Merolla, Segretario delegato con atto del Sindaco [...] Uffiziale dello Stato Civile del Comune di Valva 
sono comparsi Sabato Caldarone di anni sessantanove, contadino, domiciliato in Valva, e Donato Spiotta, contadino, domiciliato in Valva, i quali mi hanno dichiarato che a ore pomeridiane otto e minuti quindici di ieri, nella casa posta in via Santo Antonio al numero diciotto è morto Giacomo Cuozzo di anni due, bambino residente in Valva, nato in Valva, da Donato, contadino, domiciliato in Valva, e da Virginia Spiotta, contadina, domiciliata in Valva, celibe.

L'11 dicembre 1908, Donato e Virginia hanno un altro figlio maschio, al quale danno lo stesso nome. 
Giacomo nasce alle 6.30 del mattino e dopo meno di tre ore risulta già registrato all'Ufficio Anagrafe. 

Una curiosità: a firmare l'atto, in qualità di testimoni, due valvesi definiti "possidenti": Donato Caprio e Paolo D'Urso. 

Nel 1933, Giacomo sposa Maria Iannuzzi, in una data che oggi considereremmo molto romantica: il 14 febbraio. 

Purtroppo non c'è romanticismo in un altro 14 febbraio, quello del 1937: è la domenica in cui Giacomo si arruola come volontario in servizio non isolato all'estero per tempo indeterminato. Lo stesso giorno risulta in forza agli effettivi matricolari alla 138.ma Legione Napoli, come leggiamo nel suo foglio matricolare:

Archivio di Stato di Salerno, Fondo fogli matricolari, anno 1908

I ceti più poveri a volte affidano alla guerra la speranza del riscatto sociale ed economico: questo rende ancora più ingiusta la loro condizione e più terribile la guerra stessa, come abbiamo scritto nell'altro post dedicato al giovane valvese.

Giacomo si arruola dunque come volontario per la guerra in Spagna.

La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale è una formazione paramilitare del Partito Nazionale Fascista e dal 1924 diventa una autonoma forza armata del Regno d'Italia, sciolta dopo l'armistizio del 1943.

Le camicie nere nella Guerra civile spagnola

Il Corpo truppe volontarie italiane viene inviato in appoggio ai nazionalisti guidati dal generale Francisco Franco. Circa 20mila uomini sono inquadrati su tre divisioni, ridotte poi a due e infine a una. I volontari della Milizia sono protagonisti nella conquista di alcune città, come Bilbao, e in alcune battaglie celebri, come quelle dell'Ebro, di Santander e di Guaalajara. Nel marzo 1939 entreranno a Madrid insieme a Franco. 

La battaglia di Santander

Sul foglio matricolare di Giacomo, la sua vicenda in Spagna è sintetizzata in due righe:

Archivio di Stato di Salerno, Fondo fogli matricolari, anno 1908
Il minimo che possiamo fare per rispettare il suo sacrificio è formulare delle ipotesi sulle circostanze e il luogo della sua morte.
Nell'agosto 1937 la guerra si concentra sul Fronte Nord, dove a giugno Bilbao è caduta in mano ai nazionalisti di Franco.
Ora infuria la battaglia di Santander, il cui esito avrà un valore decisivo: segnerà infatti l'inizio della fine per i repubblicani.
Il giorno 16 agosto è sicuramente favorevole ai nazionalisti, ma a caro prezzo.

Il successo pieno e completo è costato perdite sensibili: il solo CTV [Corpo Truppe Volontarie] ha avuto: 12 ufficiali caduti e 42 feriti,  163 caduti e 816 feriti tra sottufficiali e truppa.

Rovighi-Stegani, La partecipazione italiana alla Guerra Civile Spagnola (1936-1939),vol. I,  Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, 1992

Giacomo Cuozzo potrebbe dunque essere uno dei 163 caduti in questa circostanza.

Non ne conosciamo il luogo di sepoltura ma è possibile che in un primo tempo sia stato "La   piramide degli italiani", mausoleo dedicato ai caduti italiani della battaglia di Santander.

Nel 1975 le salme sono state riesumate: alcune sono state rimpatriate, le altre trasferite nella Chiesa di sant'Antonio da Padova a Saragozza.


Approfondimento

Nel già citato post Giacomo, caduto per primo abbiamo ricostruito il contesto nel quale si è combattuta la guerra civile spagnola, soffermandoci in particolare su un aspetto: è stata anche una sorta di guerra civile italiana, tra il Corpo Truppe Volontarie e gli antifascisti delle brigate internazionali a sostegno del governo repubblicano.

G.V.