28 agosto 2023

IL PETTO CONTRO UN PLOTONE DI NEMICI: LA MORTE DI ANACLETO, MEDAGLIA D'ARGENTO

Gravemente ferito al petto mentre fronteggia con coraggio un plotone di nemici.  

È un'immagine di fermezza e coraggio quella che i documenti ufficiali ci consegnano di Anacleto Marcelli, sottotenente di fanteria.

Anacleto nasce a Valva il 12 ottobre 1895.

Con suo fratello Eduardo partecipa alla Grande guerra nello stesso reggimento di fanteria, il 145.mo. Anacleto diventa sottotenente di complemento.

La foto è stata pubblicata da Gozlinus.

Il fronte di guerra è quello degli altipiani vicentini, zona appena interessata dalla Strafexpedition (tra il 15 maggio e il 27 giugno 1916).

La brigata Catania

Il 145 e il 146 Reggimento Fanteria costituiscono la Brigata Catania.
Il 27 giugno del 1916 la Brigata riceve l'ordine di sbarrare la Val d'Astico, per sostenere l'azione di attacco al Monte Cimone. Il 28 giugno l'azione prosegue verso l'Altopiano di Tonezza, attaccando da tergo le difese di Monte Cimone. Tenta di avanzare fino al 30 giugno ma con notevoli difficoltà. Il 2 luglio l'azione riprende ma senza progressi; il 7 luglio le truppe sostano e si rafforzano sulle posizioni raggiunte. Il giorno 8 inizia un nuovo attacco ma con scarsi risultati. Fino al 21 luglio la Brigata sosta per rafforzare le posizioni, con azioni dimostrative e di disturbo. Il 21 viene ripreso l'attacco per la conquista dell'Altopiano di Tonezza. Il 23 occupa la località di Osteria e il 24 Sega Casentina. Il 25 la "Catania" è sostituita e si trasferisce a riposo tra Piovene e Rocchette (oggi comune di Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza). fonte 
La conquista del Monte Cimone

Il 24 luglio viene conquistato il Monte Cimone, caposaldo austriaco nella Val d'Astico. Il Comando Supremo sottolinea le "enormi difficoltà tattiche e di terreno" da superare. 
Le colonne aggiranti raggiungono lo sbocco sull'altopiano di Tonezza della mulattiera che conduce a Valla e la località di Osteria sulla strada che sale a Tonezza; intanto, l'attacco fontale è condotto dagli alpini del battaglione "Valle Leogra" e da reparti della brigata "Novara". 
Il mattino del 24 luglio, dopo circa trenta ore di combattimento, la vetta del monte viene espugnata.  
I contrattacchi nemici, violenti, vengono respinti nei giorni successivi.       fonte

La Medaglia d'Argento
Anacleto Marcelli è insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare, con questa motivazione:

Distintosi ripetutamente per fermezza e coraggio in servizi speciali di pattuglia, il 7 luglio in una ricognizione con pochi uomini arditi tenne fronte al nemico della forza di almeno un plotone finché, colpito gravemente al petto, dovette essere ritirato dalla linea. Pedescale [leggasi Pedescala], 7 luglio 1916  fonte

È molto probabile che la grave ferita al petto sia stata la causa della morte di Anacleto, avvenuta il 25 luglio 1916.

Nella storia della Brigata Catania, a cura dell'Ufficio storico del Ministero della Guerra, troviamo indicato anche l'ospedale da campo: il 69.

Nella stessa pagina c'è un refuso: la data di morte risulta il 2 luglio.

Il sottotenente Marcelli è uno dei tre ufficiali del 145.mo Reggimento caduti nel periodo 13 giugno-24 luglio (saranno 24 a fine anno e 51 alla fine del conflitto).

Il soldato valvese riposa nel cimitero di Thiene, in provincia di Vicenza.

La sepoltura di Anacleto Marcelli; fonte

Approfondimento
Alla vicenda dei due fratelli Marcelli abbiamo dedicato il post: 

Il blog Gozlinus si è occupato dei due fratelli nei seguenti post:

La data della foto del sottotenente Marcelli, pubblicata da Gozlinuscostituisce un piccolo giallo: forse è un refuso o indica il giorno in cui è stata ricevuta dalla famiglia.

Fonti consultate
Brigata Catania, in: Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929; sito

- Brigata Catania, di Giuseppe Marchese (revisione di Samuel Rimoldi); sito  

- Prima guerra mondiale -Riassunto anno 1916; sito