Un prezioso lavoro di Vincenzo Cazzato ricostruisce la nascita dei luoghi della memoria dopo la Grande Guerra: Natura aere perennius - Parchi della Rimembranza e luoghi della memoria (Danilo Montanari Editore). Il titolo, di chiara ispirazione oraziana, significa: la Natura è più duratura del bronzo, con allusione al bronzo dei monumenti.
L'autore individua un precedente dei Parchi della Rimembranza che si diffondono in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale: la Festa degli Alberi. Tra l'altro, il discorso con il quale Dario Lupi -sottosegretario alla Pubblica Istruzione- il 26 novembre 1922 a Fiesole lancia l'idea di parchi dedicati ai caduti della Grande Guerra è pronunciato proprio in occasione di questa festa.
La Festa degli Alberi era stata istituita nel 1899, per educate i giovani al rispetto della natura. Particolarmente solenne la prima festa celebrata a Roma, il 21 novembre 1899, alla presenza della Regina Margherita e della Principessa Elena e di circa diecimila alunni delle scuole elementari e medie: vengono piantati 500 alberi.
Nel 1902 la Festa diventa una celebrazione annuale e obbligatoria. Infatti, il Regio Decreto n. 18 del 2 febbraio 1902 istituisce ufficialmente la Festa degli Alberi in tutti i comuni; non viene scelta una data precisa ma ci si limita all'indicazione di un giorno festivo di primavera o di autunno.
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Festa degli Alberi di Bologna, 1899 (Fondo Belluzzi, Museo Civico del Risorgimento, Bologna); fonte |
Nel 1911 l'Associazione Pro Montibus diventa il supporto organizzativo della festa e viene istituita una commissione speciale per stabilire criteri uniformi per la festa "nazionale"; viene anche scelta la data comune: l'11 novembre, compleanno di Vittorio Emanuele III.
Durante la Prima Guerra Mondiale la Festa diventa un'occasione di raccolta donazioni per la Croce Rossa.
Nel dopoguerra la celebrazione assume un forte valore ideologico: il ricordo degli eroi caduti.
Cazzato parla di "saldatura con i parchi e i viali della Rimembranza": Dario Lupi prevederà infatti la dedica di un albero ad ogni soldato caduto.
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Valva, fine anni Cinquanta-inizio anni Sessanta: è trascorso del tempo, ma il legame tra la Festa degli Alberi e la memoria dei caduti in guerra è ancora forte; fonte |
In una circolare del 1923, il ministro dell'Agricoltura De Capitani d'Arzago chiede che allo scopo simbolico della festa se ne aggiunga uno pratico, suggerendo di non utilizzare poche piante (spesso poi abbandonate a se stesse) ma qualche terreno incolto e rimboschirlo, "per costituire, col tempo una fonte di reddito" per le scuole promotrici della Festa.
Il 30 dicembre 1923 il Regio decreto legge n. 3267 istituisce la Festa degli alberi: "Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i ministri dell'economia nazionale e dell'istruzione pubblica", per infondere nei giovani il rispetto e l'amore per la natura. E' il cosiddetto "Decreto Serpieri", sottosegretario all'Agricoltura (ministero nel frattempo accorpato a quello dell'Economia Nazionale).
Sulla fascistizzazione della Festa degli Alberi, interessanti le parole che troviamo nel testo La scuola fascista. Istituzioni, parole d'ordine e luoghi dell'immaginario [a cura di Gabrielli e Montino, 2009]:
Lo scopo della manifestazione era simbolico e pratico insieme, finalizzato a lasciare un'impronta nello spirito dei giovani oltre che nell'ambiente fisico. [...] Tanto l'appuntamento autunnale quanto quello primaverile coincidevano con un giorno di sospensione dell'attività didattica: domenica o altra festività (in novembre l'11, genetliaco del re, o il 4, in memoria dei caduti della grande guerra; in aprile il 21, Natale di Roma- saldandosi così ad altre cerimonie angolari della retorica di regime). [...] A partire dal 1937, poi, la cerimonia assunse un carattere che si legò alle svolte imperialiste della nazione e la Festa degli alberi divenne l'occasione per la piantagione non più dei vecchi "Boschi del Littorio", ma dei nuovi "Boschi dell'Impero".
[citato in: La Festa dell'Albero dalle origini al Decreto Serpieri del 1923, sulla rivista on line Sherwood]
Approfondimento
Oltre al documentatissimo Natura aere perennius, segnaliamo anche l'interessante articolo on line La Festa dell'Albero dalle origini al Decreto Serpieri del 1923, in: Sherwood
G.V.