30 dicembre 2023

ANGELO MICHELE, L'ARTIGLIERE INTERNATO IN GERMANIA

Nella silenziosa sala di consultazione dell'Archivio di Stato di Salerno, incontro la storia di un mio concittadino che non era nel mio elenco.

Non era nell'elenco degli internati militari italiani e la sua storia mi dimostra che occorre cercare ancora.

Angelo Michele Strollo, nato a Valva il 5 settembre 1909 da Antonio e Maria Macchia; un mulattiere dal naso greco, che speva leggere e scrivere.

Leggo il suo foglio matricolare e subito mi colpisce un'informazione: catturato dai tedeschi e condotto in Germania l'8 settembre 1943

È stato catturato in Grecia, dove era giunto il 18 febbraio 1943, nel 353° Batteria del 26° Artiglieria Corpo d'Armata.

Artiglieria; la foto proviene dall'archivio dell'internato militare
Gelsomino Cuozzo

Il 18 febbraio mi ricorda qualcosa. Penso alla nascita De André e al suo antimilitarismo (uno zio del noto cantautore è stato internato militare), ma Faber quel giorno compiva tre anni. 

Ecco: il 18 febbraio 1943 a Monaco la Gestapo arrestava Sophie e Hans Scholl insieme ad altei membri del movimento Rosa Bianca, un'organizzazione di studenti cristiani che si opponevano al nazismo. 

La resistenza al nazismo è però debole e gli eventi dell'estate del 1943 dimostreranno che l'esercito tedesco è ancora forte. Ne faranno le spese gli oltre seicentomila soldati italiani fatti prigionieri dopo l'8 settembre, i caduti di Cefalonia e delle altre isole, le vittime degli eccidi civili.

Dopo la fine della guerra in Europa, il 18 maggio 1945 Angelo Michele viene liberato; trattenuto dagli Alleati fino al 16 giugno,  rientra in Italia e si presenta al Distretto Militare di Salerno per essere sottoposto all'interrogatorio di rito.

Leggo anche che ha ottenuto la croce al merito di guerra (due concessioni) per la partecipazione alle operazioni di guerra in Balcania, nei teritori greci e albanesi.

Uno dei due artiglieri dovrebbe essere il valvese Gelsomino Cuozzo

Sul foglio matricolare, alla voce distinzioni e servizi speciali leggo servente: un militare addetto con diversi incarichi al funzionamento di un'arma da fuoco o da lancio.

Di lui non so altro, ma da oggi so che è stato soldato, è stato prigioniero, ha detto no ai tedeschi.

G.V.