Il 6 luglio 1918 muore, per le ferite riportate in battaglia, Pietro Feniello.
Nato a Valva il 10 agosto 1884 -figlio di Pasquale- Pietro Feniello appartiene alla 1360.ma compagnia mitraglieri Fiat.
La data e il luogo ci fanno pensare alla "battaglia del solstizio".
Come è noto, il nome si deve a Gabriele d'Annunzio.
L'offensiva austriaca diventa una disfatta: l'esercito austro-ungarico perde quasi 150mila uomini; la battaglia è però violentissima e anche per l'esercito italiano il bilancio è pesante: le perdite ammontano a circa 90 mila uomini. La sconfitta austro-ungarica significa in pratica l'inizio della fine.
Possiamo ipotizzare che Pietro sia sepolto nel sacrario di Fagarè della Battaglia, alla quale abbiamo dedicato il post 👉 Al sacrario di Fagarè sulle orme di Carmelo, eroe del Piave.
Due giorni dopo la morte di Pietro, cadrà sul Piave anche il tenente della Croce Rossa americana Edward Mc Key, amico del grande scrittore Ernest Hemingway che gli dedicherà questi versi (incisi nel sacrario di Fagaré):
KILLED PIAVE July 8 1918
Desire and
All the sweet pulsing aches
And gentle hurtings
That were you,
Are gone into the sullen dark.
Now in the night you come unsmiling
To lie with me
A dull, cold, rigid bayonet
On my hot-swollen, throbbing soul.
Chicago, 1921
UCCISO PIAVE 8 luglio 1918
Il desiderio e
tutti i dolci pulsanti dolori
e le pene delicate
ch’eri tu,
sono spariti nella tenebra tetra.
Adesso nella notte tu vieni senza sorridere
a giacere con me
un'opaca, fredda, rigida baionetta
sulla gonfia, palpitante anima mia.
G.V.
Due giorni dopo la morte di Pietro, cadrà sul Piave anche il tenente della Croce Rossa americana Edward Mc Key, amico del grande scrittore Ernest Hemingway che gli dedicherà questi versi (incisi nel sacrario di Fagaré):
KILLED PIAVE July 8 1918
Desire and
All the sweet pulsing aches
And gentle hurtings
That were you,
Are gone into the sullen dark.
Now in the night you come unsmiling
To lie with me
A dull, cold, rigid bayonet
On my hot-swollen, throbbing soul.
Chicago, 1921
UCCISO PIAVE 8 luglio 1918
Il desiderio e
tutti i dolci pulsanti dolori
e le pene delicate
ch’eri tu,
sono spariti nella tenebra tetra.
Adesso nella notte tu vieni senza sorridere
a giacere con me
un'opaca, fredda, rigida baionetta
sulla gonfia, palpitante anima mia.
G.V.