E' un martedì quel 16 dicembre 1924, quando in Corso Umberto Primio a Valva nasce Onofrio Mastrolia, figlio di Carmelo e di Maria Nicola Feniello.
Il giorno dopo Carmelo va a registrare la nascita del bambino; testimoni, il falegname Antonio Caprio e il possidente Luigi Freda (dovrebbe essere il presidente del Comitato per il Monumento ai caduti).
Nei giorni successivi, in paese nascono altri tre maschi.
Il 20 dicembre, Ettore Antonio Marcelli; il 23, Vito D'Ambrosio; il 28 dicembre si presenta in comune il padre di un bambino che il sindaco Valletta -ufficiale di Stato Civile- riconoscere "essere senza vita": il piccolo Gennaro Falcone, nato il giorno prima in piazza Plebiscito al numero 18.
Onofrio Mastrolia, Ettore Antonio Marcelli e Vito D'Ambrosio faranno la visita militare di cui ci siamo già occupati: quella del 4 settembre 1942.
Onofrio viene dichiarato abile e arruolato, mentre gli altri due saranno mandati rivedibili.
Questo è un dettaglio decisivo: infatti Onofrio sarà il più giovane valvese a partecipare alla Seconda guerra mondiale mentre gli altri saranno chiamati alle armi solo nel 1946, insieme ai giovani della classe 1925; questi ultimi, faranno la visita militare nell'aprile 1943 ma il Regno del Sud non riuscirà a chiamarli alle armi in tempo utile per mandarli in guerra.
La breve guerra di Onofrio
Chiamato alle armi il 29 agosto 1943, due giorni dopo Onofrio Mastrolia è assegnato al Deposito del 90 Reggimento Fanteria in Valle Crosia, come leggiamo nel suo foglio matricolare.
La grafia dovrebbe essere errata; è probabile che si tratti di Vallecrosia, in provincia di Imperia, a pochi passi dal confine francese.
Sarebbe molto interessante ricostruire le vicende di quei giorni in uno scenario così delicato, nel quale abbiamo già incontrato altri valvesi.
Sul foglio matricolare di Onofrio, però, leggiamo solo questa scarna informazione: sbandato in seguito agli eventi bellici del settembre 1943.
Questo significa che Onofrio è tornato a casa, sicuramente con un viaggio avventuroso, e immaginiamo che abbia atteso a Valva la fine della guerra.
Il giorno dopo Carmelo va a registrare la nascita del bambino; testimoni, il falegname Antonio Caprio e il possidente Luigi Freda (dovrebbe essere il presidente del Comitato per il Monumento ai caduti).
Nei giorni successivi, in paese nascono altri tre maschi.
Il 20 dicembre, Ettore Antonio Marcelli; il 23, Vito D'Ambrosio; il 28 dicembre si presenta in comune il padre di un bambino che il sindaco Valletta -ufficiale di Stato Civile- riconoscere "essere senza vita": il piccolo Gennaro Falcone, nato il giorno prima in piazza Plebiscito al numero 18.
Onofrio Mastrolia, Ettore Antonio Marcelli e Vito D'Ambrosio faranno la visita militare di cui ci siamo già occupati: quella del 4 settembre 1942.
Onofrio viene dichiarato abile e arruolato, mentre gli altri due saranno mandati rivedibili.
Questo è un dettaglio decisivo: infatti Onofrio sarà il più giovane valvese a partecipare alla Seconda guerra mondiale mentre gli altri saranno chiamati alle armi solo nel 1946, insieme ai giovani della classe 1925; questi ultimi, faranno la visita militare nell'aprile 1943 ma il Regno del Sud non riuscirà a chiamarli alle armi in tempo utile per mandarli in guerra.
La breve guerra di Onofrio
Chiamato alle armi il 29 agosto 1943, due giorni dopo Onofrio Mastrolia è assegnato al Deposito del 90 Reggimento Fanteria in Valle Crosia, come leggiamo nel suo foglio matricolare.
La grafia dovrebbe essere errata; è probabile che si tratti di Vallecrosia, in provincia di Imperia, a pochi passi dal confine francese.
Sarebbe molto interessante ricostruire le vicende di quei giorni in uno scenario così delicato, nel quale abbiamo già incontrato altri valvesi.
Sul foglio matricolare di Onofrio, però, leggiamo solo questa scarna informazione: sbandato in seguito agli eventi bellici del settembre 1943.
Questo significa che Onofrio è tornato a casa, sicuramente con un viaggio avventuroso, e immaginiamo che abbia atteso a Valva la fine della guerra.
La notizia successiva sul suo foglio matricolare ci porta infatti già nel dopoguerra: il 20 maggio 1946 è richiamato alle armi, nel centro addestramento di Avellino. Qui inizierà la seconda fase della carriera militare di Onofrio, che si concluderà con alterne vicende solo nel 1948.
Una vicenda emblematica
Anche se la sua guerra è durata pochi giorni, la vicenda di Onofrio Mastrolia è emblematica per una serie di ragioni.
Intanto, il nome.
Onofrio si chiama come suo cugino, figlio di Sabato e Artemisia Figliulo, di cui abbiamo già raccontato la vicenda di Imi e di emigrante in Francia, nel post La storia di Onofrio, IMI ed emigrante.
I due hanno il nome di uno zio caduto nella Prima guerra mondiale, sul Monte Grappa, nel 1917.
Il sergente Onofrio aveva due fratelli minori: Sabato, padre di Onofrio internato militare e Carmelo, padre di Onofrio di cui ci occupiamo in questo post.
Un altro Onofrio Mastrolia è presente nella serata di Newark, nel febbraio 1924, durante la quale vengono raccolti i fondi per il monumento ai caduti di Valva: ipotizziamo sia nato nel 1869, forse uno zio del soldato caduto, di Sabato e di Carmelo.
Cono Onofrio Mastrolia, nato nel dicembre 1924, si chiude l'elenco dei valvesi che hanno combattuto la Seconda guerra mondiale.
Immagine generata con il supporto di ChatGPT, un assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI.
🙏Un sentito ringraziamento al signor Giuseppe Cecere per la consueta e preziosa collaborazione.
G.V.