28 dicembre 2024

UN ROMANZO AMERICANO: LA FAMIGLIA FREDA, 1

Un elenco e il primo nome.

Basta seguirne le tracce e ci si ritrova nelle pagine di un romanzo italiano e americano.

L'elenco è quello di un gruppo di italiani emigrati negli Stati Uniti che nel febbraio 1924 partecipano alla serata organizzata a Newark per raccogliere fondi da inviare al loro comune d'origine, Valva, allo scopo di costruirvi un monumento ai caduti in guerra.

Il nome è quello di Giacomo A. Freda, il romanzo quello di una famiglia che ha avuto due soldati che hanno combattuto la Grande guerra nell'esercito americano, un musicista professionista, un colonnello dell'aviazione che riposa al cimitero nazionale di Arlington (dove tra gli altri è sepolto John Kenned).

Amodio e Antonia

Partiamo da due valvesi emigrati a inizio Novecento, anche se in due momenti diversi: Amodio Giuseppe Maria Freda (classe 1857), figlio di Giacomo e di Maria Spiotta, e sua moglie Maria Antonia Alfano (classe 1869). 

Maria Antonia appartiene a una famiglia di cui ci siamo già occupati nel post La famiglia del venditore di maccheroni: è infatti la sorella di Ferdinando Alfano, emigrato nel 1909.

Il 1 luglio 1907 risultano registrati Freda Amodio & son.

I figli dovrebbero essere Giacomo  e Guerino, come apprendiamo dal censimento del 1910. 

Il documento non è molto preciso, ma ci consente di fissare alcune informazioni: Amodio risulta proprietario di un negozio di scarpe e i tre abitano a Newark, in Clay St. 77.
Negli elenchi della città di Newark del 1910 e 1911 risulta più genericamente "calzolaio".
Amodio non sa leggere né scrivere; nel censimento del 1930 risulterà invece che -pur non avendo frequentato la scuola e non parlando inglese- sa leggere e scrivere.  

Amodio rientra in Italia
Nel 1913 circa Amodio rientra in Italia.
Lo sappiamo perché in quell'anno, arrivando negli USA, il figlio Alfonso dichiara che il padre è il suo parente più prossimo in Italia.
Ci sembra particolarmente interessante il censimento del 1915:
Jack, Guerino e Alfonso Freda risultano insieme alla famiglia dello zio materno Ferdinando Alfano.

Gli altri Freda arrivano in America
Il 28 febbraio 1921Amodio torna negli Stati Uniti.
Con lui, sbarcano dal Cretic la moglie Antonia, il figlio Michael  (1898) e le figlie Angelina  (1901), Loretta (1903) e Caterina (1905). Sono tutti nati a Valva.
Dichiarano di andare da Alfonso, che risiede al 20-22 di Boyden Street, a Newark. La loro parente più prossima in Italia è la nonna delle bambine, Loreta D'Ambrosio.

Giacomo Amodio, "Jack"
Il primo valvese nell'elenco della serata tenuta a Newark è Giacomo, nato a Valva il 20 agosto 1891.
Arriva negli USA insieme al padre nel 1907. 
La data ci pone un problema: quello relativo alla visita miliare, che risulta essere fatta in Italia (dichiara di essere calzolaio). 
È riuscito a farla prima della partenza? Sembra un po' troppo giovane, per la verità. 
Il dubbio principale riguarda ovviamente la partecipazione alla Prima guerra mondiale; come vedremo, due suoi fratelli la combatteranno nell'esercito statunitense. 
Nel 1928 Giacomo chiederà la cittadinanza americana.
Risulta agente assicuratore e dichiara il nome completo: Giacomo Amodio. 
Giacomo morirà nel settembre 1944 a Newark.
La figlia Lucille ricorderà che il padre era appassionato di musica: suonava il violino in una piccola orchestra, in feste locali e cerimonie.
La moglie Aida R. morirà nel maggio1961.
Aida Libero era arrivata negli Stati Uniti a soli due anni. Con lei, il padre Antonio, la madre Filomena e i fratelli Antonio e Umberto. Dichiarano di andare dallo zio materno, Alfonso Perillo.
Una lapide a forma di cuore
Intanto, nel 1937 era deceduto Amodio, nel 1938 Antonia, entrambi a Newark.
Riposano nel Fairmount Cemetery, sotto una  lapide a forma di cuore, scritta in italiano.
P.s. Documents are taken by www.ancestry.com and www.it.findagrave.com
G.V.