30 novembre 2025

IL CUORE DI VALVA

Un video dedicato ai cento anni del Monumento ai Caduti di Valva, inaugurato il 29 novembre 1925.

Lo trovate nel canale You Tube @laradica_radicivalvesi

Basta cliccare qui:👉Il cuore di Valva

Alberto trova la formula: “E’ la guerra che ci ha reso inetti a tutto”. Ha ragione: non siamo più giovani, non aspiriamo più a prendere il mondo d’assalto. Siamo dei profughi, fuggiamo noi stessi, la nostra vita. Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretto a spararle contro. La prima granata ci ha colpiti al cuore; esclusi ormai dall’attività, dal lavoro, dal progresso, non crediamo più a nulla. Crediamo alla guerra. 

A nessuno la terra è amica quanto al fante. Quando egli vi si aggrappa, lungamente, violentemente; quando col volto e con le membra  in lei si affonda nell’angoscia mortale del fuoco, allora essa è il suo unico amico, gli è fratello, gli è madre; nel silenzio di lei egli soffoca il suo terrore e i suoi gridi, nel suo rifugio protettore essa lo accoglie, poi lo lascia andare, perché viva e corra per altri dieci secondi, e poi lo abbraccia di nuovo, e spesso per sempre. Terra, terra, terra. 

Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale

L'attesa: la statua è ancora coperta

Il 30 novembre 1925, il Sottoprefetto di Campagna scrive al Prefetto di Salerno:

Ieri come è noto alla S.V. ILL.MA ha avuto luogo a Valva in forma solenne l’inaugurazione del Monumento ai caduti. Nonostante il tempo pessimo vi è stato un larghissimo concorso di popolo.
Il mattino alle ore 9 è arrivato S.E l’arcivescovo di Campagna col suo seguito.
Subito dopo ha avuto luogo nella chiesa parrocchiale una funzione funebre in memoria dei caduti [...]
Poscia è stato inaugurato il monumento alla presenza di autorità religiose, civili e militari, ha parlato Sua Ecc. l’arcivescovo che ha avuto parole di calda ammirazione per il governo nazionale e ha ricordato anche il dovere che incombe a tutti di rispondere all’appello del presidente del consiglio per la battaglia del grano e per il dollaro alla patria (sic!) e poscia la medaglia d’oro Baruzzi, il presidente del comitato arciprete Prof. Spiotta, il sindaco e l’avvocato Vestuti a nome dei combattenti e dei mutilati. Da ultimo ha pronunziato la sua orazione commemorativa padre Semeria, accolto da vivi applausi.
Dopo l’inaugurazione si è svolto un lungo corteo seguito da immensa folla e sono deposte corone sulle lapidi che ricordano i cittadini caduti a Dogali, a Adua ed in Libia.
Nella sede del fascio ha quindi avuto luogo un banchetto cui hanno partecipao tutte le autorità convenute
[...] Organizzatore della manifestazione è stato il signor Ercole Pomes, amministratore della casa d’Ayala che ha riunito nel partito fascista tutti i migliori uomini del luogo compresi quelli che per ragioni locali e personali erano rimasti estranei all’attuale situazione. 
La casa d’Ayala ha concorso largamente nelle spese per la costruzione del monumento e per l’inaugurazione ed ha offerto la piazza su cui il monumento è sorto. 

La cerimonia

Il monumento nelle cartoline.

Il monumento per le  esercitazioni paramilitari del sabato fascista.
Nel luogo del ricordo dei Caduti per la patria, ci si prepara alla guerra futura.

Il monumento come  luogo della vita, dove ci si mette in posa per una bella foto.
Luogo della gioventù, della bellezza.

Ma è soprattutto luogo  della rimembranza, dell’attesa e del congedo, come nel caso dell’arrivo a Valva delle spoglie del soldato Michele Macchia, morto in Grecia a vent’anni.

Il monumento come altare civile, dove ogni anno viene officiato il rito del 4 Novembre.


 


E poi, il monumento nel cuore di Valva, come luogo delle manifestazioni e della rituale foto di classe di generazioni di 
studenti.



Al centesimo anniversario dell'inaugurazione del Monumento ai Caduti, il blog "la ràdica" sta dedicando alcune iniziative.
Ad esempio, un racconto storico a puntate.
Il primo episodio si intitola Dolce e bello morire per la patria ed è dedicato a padre Semeria, oratore ufficiale della cerimonia. Lo trovate qui: 👉Dolce e bello morire per la patria.

Le foto sono tratte dal blog "Gozlinus" e da Valva Foto Storiche i Valentino Cuozzo. Nel video sono presenti altre foto, tratte dal nostro blog e da una pubblicazione di Ubaldo Falcone.
G.V.