Fiori per ringraziare e per ricordare.
Un omaggio floreale in occasione della Festa della Liberazione, dal comune di Valva (SA) alla signora Caterina che vive a Pianfei (CN) e che ricorda il partigiano Michele Cecere.
Un fiore che non ha bisogno di presentazioni; foto di Valentino Cuozzo |
Ecco il biglietto che accompagnava i fiori:
Signora Caterina,abbracciando lei, vogliamo ringraziare tutte le persone di Pianfei che hanno accolto il nostro concittadino Michele Cecere e lo hanno sostenuto nella sua lotta per la libertà.
Il sindaco Giuseppe Vuocolo e i cittadini di Valva (SA)
All'omaggio ha fatto seguito una cordiale telefonata di ringraziamento del figlio della signora Caterina.
Un incontro tra generazioni
L'anno scorso, sempre in occasione della festa del 25 Aprile, il sindaco di Valva aveva contattato quello di Pianfei, Marco Turco, per ringraziare la comunità piemontese che ha accolto il giovane valvese in fuga dalla Francia dopo l'8 settembre 1943.
Ospitato da una famiglia di Pianfei, infatti, nel luglio 1944 Michele Cecere aveva preso parte alla lotta partigiana fino alla fine della guerra.
Grazie alle ricerche del sindaco Turco, abbiamo scoperto che a Pianfei c'è una donna che ricorda bene quel giovane partigiano salernitano: la signora Caterina, appunto.
Così Luciana Cecere, nipote del partigiano Michele, ha potuto incontrare la signora Caterina.
Al loro incontro abbiamo dedicato il post La signora che ricorda il partigiano di Valva, dal quale riportiamo questo commento di Luciana:
Quando le ho chiesto se ricordasse mio nonno si è illuminata; ho avuto l'impressione di una donna emozionata di avermi incontrata, perché l'ho riportata indietro nel tempo, facendole riaffiorare i ricordi di una sincera amicizia e dell'adolescenza, sia pure vissuta durante il periodo di guerra.
L'abitazione in cui si è rifugiato Michele Cecere, che per mantenersi faceva il calzolaio, si trovava in questa via:
G.V.