Eugenio Miranda nasce a Valva il giorno di San Biagio, il 3 febbraio 1896.
Suo padre Ferdinando è un mercante di tessuti che proviene dalla zona di Napoli e ha scelto di stabilirsi a Valva insieme a sua moglie Rosa.
Suo padre Ferdinando è un mercante di tessuti che proviene dalla zona di Napoli e ha scelto di stabilirsi a Valva insieme a sua moglie Rosa.
In paese è già presente un loro compaesano, che potrebbe essere un parente perché ha lo stesso cognome della madre di Ferdinando e proviene dallo stesso comune, Ottaiano (nella grafia dl tempo): si chiama Luigi Cutolo e si è sposato a Valva -da vedovo- nel 1868.
Eugenio è il secondo figlio di Ferdinando e Rosa: tre anni prima di lui è nata Luisa.Quando nasce Eugenio, il papà Ferdinando risulta ancora residente a Ottaiano, segno che il trasferimento a Valva non è ancora definitivo.
Eugenio in guerra
Chiamato alle armi il 22 novembre 1915, il 6 dicembre Eugenio è assegnato al 1° Reggimento Genio "Treno".
Alla visita militare, nel settembre 1915, Eugenio dichiara di essere carrettiere; sa leggere e scrivere. La sua statura è leggermente inferiore alla media nazionale delle reclute, ma è compensata da un torace robusto. È infatti inserito nella prima categoria, che includeva i giovani che risultavano pienamente idonei al servizio militare e venivano arruolati e destinati al servizio attivo.
Alla visita militare, nel settembre 1915, Eugenio dichiara di essere carrettiere; sa leggere e scrivere. La sua statura è leggermente inferiore alla media nazionale delle reclute, ma è compensata da un torace robusto. È infatti inserito nella prima categoria, che includeva i giovani che risultavano pienamente idonei al servizio militare e venivano arruolati e destinati al servizio attivo.
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Purtroppo il suo foglio matricolare non è particolarmente ricco di informazioni.
Infatti, l'annotazione successiva riguarda il pagamento del "premio di congedamento" di 200 lire, ottenuto dal 2° Genio, nel dicembre 1919, dunque a guerra finita.
Durante la Prima guerra mondiale, il 1° e il 2° Reggimento Genio operarono spesso nelle stesse aree montane e lungo il fronte dell’Isonzo, svolgendo compiti differenti ma complementari. Il 1° Genio era principalmente impegnato nella gestione della mobilità ferroviaria e delle operazioni logistiche, indispensabili per i rifornimenti e gli spostamenti delle truppe. Il 2° Genio concentrava le proprie attività nella realizzazione di opere difensive e infrastrutture a supporto dell’artiglieria e delle unità di prima linea.
La sovrapposizione geografica e la natura dei lavori rendevano frequente l’aggregazione temporanea di soldati da un reggimento all’altro. Non era raro, ad esempio, che un militare del 1° Genio fosse assegnato al 2° Genio per la costruzione di ponti, trincee o linee di comunicazione. Questo spiega perché, come nel caso di Eugenio Miranda, il premio di congedamento potesse risultare attribuito da un reparto diverso da quello di arruolamento originario.
Nelle aree strategiche del Trentino, del Veneto e dell’Isonzo la collaborazione tra i reparti ferroviari e quelli del genio di linea fu continua: questa garantiva approvvigionamenti costanti e la realizzazione di infrastrutture essenziali, elementi determinanti per la tenuta del fronte e il sostegno delle operazioni militari.
Il 22 agosto 1919 a Eugenio sarà concessa la Croce al Merito di Guerra:
Successivamente, "per meriti combattentistici" gli sarà riconosciuto il titolo di Cavaliere dell'Ordine di Vittorio Veneto:
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La famiglia
Il 3 febbraio 1923, proprio nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, Eugenio sposa Ersilia Manna.
Il matrimonio è celebrato a Colliano, comune della sposa. Ersilia ha 18 anni ed è figlia di Giacomo (carrettiere) e di Teresa Fornataro (donna di casa). I testimoni che firmano l'atto sono Vincenzo Barletta (sellaio) e Vincenzo Gugliucciello (messo comunale).
Nel novembre dello stesso anno nasce la loro prima figlia, Rosa.
Nel 1925 arriva il primo figlio maschio, Ferdinando.
Negli anni successivi nascono gli altri figli della numerosa famiglia Miranda.
Eccone sette, in questa bella foto del 1935:
Partendo da destra: i due figli più grandi, Rosa e Ferdinando, con i braccio due gemelle: Maria e Fernanda. Al centro c'è Luisa, poi Umberto e Gerardina.
Non sono ancora nati gli altri quattro figli della famiglia Miranda: Francesco, Ersilio, Michelina e Antonia.
Non sono ancora nati gli altri quattro figli della famiglia Miranda: Francesco, Ersilio, Michelina e Antonia.
Nei ricordi della famiglia è ancora vivo il nome del piccolo Ersilio e un gesto significativo che risale alla sua morte, il 3 maggio 1944.
All'uscita del feretro dalla casa posta in corso Vittorio Veneto, alcuni soldati americani -ancora in paese dopo il loro arrivo nel settembre precedente- fanno il saluto militare.
All'uscita del feretro dalla casa posta in corso Vittorio Veneto, alcuni soldati americani -ancora in paese dopo il loro arrivo nel settembre precedente- fanno il saluto militare.
Una storia commerciale
Soldato in guerra, commerciante di tessuti in tempo di pace.
Eugenio -come suo fratello Francesco ("Cicchiello")- continuerà il lavoro del padre Ferdinando.
Il periodo della Seconda guerra mondiale è molto duro, ma Eugenio riesce a garantire alla sua famiglia condizioni relativamente buone: il cibo in tavola non manca mai, anche perché spesso i contadini pagano la sua merce con prodotti della terra.
Eugenio utilizza il suo calesse anche per trasportare turisti dalla stazione di Contursi alla zone delle terme. L'autista, suo dipendente, dorme in paese, nella piccola locanda di Raffaele Megaro.
In questa foto leggiamo la scritta "Ditta Miranda Eugenio":
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Nel prezioso archivio di Gozlinus troviamo una foto con alcuni membri della sua numerosa famiglia:
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In alto, Lorenzo Cozza (che diventerà genero di Eugenio); sotto di lui, Ferdinando che abbraccia la sorellina Antonia; accanto a Ferdinando, il giovane con il berretto è il fratello Umberto.
L'ultimo ragazzo sulla destra è Mosè Caprio, che sposerà Rosa -la prima figlia di Francesco Miranda- e insieme ai fratelli darà vita a una fortunata attività commerciale nel settore dei tessuti.
L'ultimo ragazzo sulla destra è Mosè Caprio, che sposerà Rosa -la prima figlia di Francesco Miranda- e insieme ai fratelli darà vita a una fortunata attività commerciale nel settore dei tessuti.
L'ultima immagine
La famiglia Caprio è in ottimi rapporti con la famiglia Miranda.
Una delle ultime immagini di Eugenio rimaste nella memoria del paese è di grande tenerezza: negli ultimi anni, pur avendo ormai dismesso l'attività, continua a frequentare i mercati con lo stesso spirito di sempre, con il furgoncino guidato da Gigino, uno dei figli della signora Maria Grazia che nel frattempo è diventata venditrice di tessuti.
Eugenio, che ha fatto del commercio la sua vita, non smette mai davvero di esercitarlo: con discrezione e semplicità, si rifornisce dalla “comare” Maria Grazia e va a vendere al mercato.
Non è solo un modo per riempire il tempo: immaginiamo che a spingerlo ci siano la memoria di una vita spesa nel commercio, la fierezza di continuare a sentirsi parte di quel mondo, la fedeltà a una passione ereditata dal padre e che non lo ha mai abbandonato.
Non è solo un modo per riempire il tempo: immaginiamo che a spingerlo ci siano la memoria di una vita spesa nel commercio, la fierezza di continuare a sentirsi parte di quel mondo, la fedeltà a una passione ereditata dal padre e che non lo ha mai abbandonato.
Con Eugenio e la sua famiglia abbiamo raccontato un altro capitolo della storia dei Miranda a Valva. Nella prossima puntata racconteremo le vicende di altri membri della famiglia, continuando a tessere il filo dei Miranda nel cuore della Valle del Sele.
Questo capitolo della storia della famiglia Miranda è dedicato alla memoria della signora Antonia, figlia di Eugenio, recentemente scomparsa.
🙏Un sentito ringraziamento ai nipoti di Eugenio Miranda, in particolare a Luigina (Gina) e Michele D'Arcangelo (figli di Rosa, la prima figlia): hanno fornito preziose informazioni e coinvolto anche altri cugini nella raccolta di documenti e ricordi.
Fonti
Per i documenti anagrafici: Portale Antenati
I fogli matricolari sono stati consultati o richiesti all'Archivio di Stato di Salerno.
Anche il blog Gozlinus si è occupato della famiglia Miranda in diversi post.
La ricostruzione delle vicende del Genio militare è stata fatta con il supporto di ChatGPT, assistente AI di OpenAI.
G.V.