Lo immagino arrivare a Valva su un carro che scricchiola lungo strade polverose, carico di stoffe di mille colori. Accanto a lui, la moglie Rosa.
Un mercante di tessuti con un cognome dal suono spagnoleggiante e le radici a San Gennariello di Ottaiano (oggi Ottaviano), nell'hinterland napoletano.
Ferdinando Miranda, nato il 30 settembre 1867 da Eugenio e Luisa Cutolo, ha sposato Rosa Iervolino, nata il 15 gennaio 1861. I due hanno scelto Valva come nuova casa, stabilendosi in via Sant’Antonio, al numero 17.
Sono giunti in paese seguendo i percorsi dei mercanti ambulanti che dai grandi centri portano stoffe e merceria ai comuni dell'entroterra. Ferdinando intuisce che qui la domanda di tessuti, sia per la vita quotidiana che per i giorni di festa, può rappresentare per lui una fetta di mercato interessante. Forse la presenza del marchese, con la sua azienda agricola che attrae lavoratori stagionali anche dalla Puglia, è un ulteriore aspetto che Ferdinando, da buon commerciante, ha attentamente valutato.
Da Valva, al centro dell'alta Valle del Sele, col suo carro potrà raggiungere facilmente i comuni limitrofi per vendere la sua merce.
Ferdinando e Rosa decidono di rimanere a Valva ed è qui che creano la loro famiglia.
Il 25 febbraio 1893, al numero 17 di via Sant'Antonio, nasce la prima figlia, Luisa (il nome della nonna materna).
Ferdinando -di professione merciaio- risulta ancora residente a Ottaiano. Possiamo dunque ipotizzare che la famiglia non si sia ancora trasferita definitivamente a Valva.
I testimoni dell'atto di nascita della bambina sono Vincenzo Torsiello (possidente) e Donato Vacca (messo comunale).
Il 3 febbraio 1896 nasce Eugenio Biagio Francesco.
Il 3 febbraio 1896 nasce Eugenio Biagio Francesco.
Il bambino ha il nome del nonno paterno; il nome Biagio è un omaggio al santo la cui festa si celebra proprio il 3 febbraio e Francesco è il nome del nonno materno.
I genitori risultano ancora residenti a Ottaiano.
I genitori risultano ancora residenti a Ottaiano.
L'atto di nascita è giunto a noi con l'elegante firma del neopapà Ferdinando:
Nella stessa abitazione di via Sant'Antonio, il 3 novembre 1898 nasce Francesco.
I testimoni degli atti di nascita dei due fratelli sono gli stessi, entrambi dipendenti comunali: oltre a Donato Vacca, troviamo Michele Cuozzo (guardia campestre).
A questo punto, la famiglia risulta ormai residente a Valva.
Nel 1901, a un anno dall'assassinio del re Umberto I a Monza, Ferdinando e Rosa hanno un altro figlio, al quale danno il nome di Umberto.
Nell'atto di nascita notiamo una novità: ora la casa della famiglia Miranda è in Pistelli sotto la Chiesa, al numero 1.
Ferdinando muore a Valva il 18 marzo 1925, a mezzogiorno, nella sua casa in corso Umberto Primo, al numero 1; nell'atto di morte troviamo ancora la professione "merciaio".
Venti anni dopo il marito, il 22 marzo 1945, all'età di ottantaquattro anni, muore Rosa.
A darne notizia al sindaco Onofrio Verginiello è il giovane calzolaio Vespasiano Sica, cognato di Francesco Miranda.
Venti anni dopo il marito, il 22 marzo 1945, all'età di ottantaquattro anni, muore Rosa.
A darne notizia al sindaco Onofrio Verginiello è il giovane calzolaio Vespasiano Sica, cognato di Francesco Miranda.
L'abitazione della defunta è sempre quella di Corso Umberto Primo, numero 1.
Nell'atto di morte troviamo anche i genitori di Rosa: Francesco, possidente, e Speranza Iervolino, casalinga.
Testimoni dell'atto sono Antonio Caprio, falegname, ed Eliseo Lardieri, guardia campestre.
Ecco una foto di Rosa Iervolino:
Con Ferdinando e Rosa si conclude solo la prima pagina dell'epopea di una famiglia che, tra stoffe e merceria, ha stabilito le proprie radici a Valva.
Nelle prossime puntate racconteremo come i figli hanno affrontato un mondo in rapido cambiamento, tra la Grande Guerra, la lunga attività commerciale e la vita nel tessuto sociale di Valva, continuando la storia dei Miranda nel cuore della Valle del Sele.
Fonti
L'immagine dell'arrivo di Ferdinando e Rosa a Valva è generata da Google Gemini.
Per i documenti anagrafici: Portale Antenati
G.V.


