Questo è il secondo capitolo della storia della famiglia D’Arcangelo.
Nel post Le radici e la guerra abbiamo raccontato le vicende del capostipite, Donato, che lascia la Puglia per trasferirsi a Valva. Qui inizia un nuovo capitolo della sua vita, tra il lavoro nella villa del marchese d’Ayala-Valva e la costruzione di una nuova famiglia.
Primavera di rinascita
La scomparsa della moglie e quella del figlioletto segnano una frattura nella vita di Donato D'arcangelo, scandendo un prima e un dopo.
La scomparsa della moglie e quella del figlioletto segnano una frattura nella vita di Donato D'arcangelo, scandendo un prima e un dopo.
Insieme ai suoi genitori, il giovane lascia Taranto e si trasferisce a Valva, in provincia di Salerno.
Qui, l’azienda agricola del marchese d’Ayala-Valva, nobile residente a Taranto, offre lavoro stagionale a diverse famiglie tarantine, alcune delle quali decidono di stabilirsi definitivamente nel piccolo borgo.
La stagione della rinascita sembra offrire al giovane vedovo l'occasione di voltare pagina e di ricostruire la propria vita accanto a una nuova compagna.
Il 25 aprile 1885 infatti Donato sposa una giovane cucitrice valvese, Francesca Annunziata, figlia di Michelarcangelo e di Rosa Caprio. Donato risulta "trainante".
Un anno dopo, sempre in primavera, sboccia un altro fiore nella vita di Donato: il 4 aprile 1886 nasce Pietro.
Qui, l’azienda agricola del marchese d’Ayala-Valva, nobile residente a Taranto, offre lavoro stagionale a diverse famiglie tarantine, alcune delle quali decidono di stabilirsi definitivamente nel piccolo borgo.
La stagione della rinascita sembra offrire al giovane vedovo l'occasione di voltare pagina e di ricostruire la propria vita accanto a una nuova compagna.
Il 25 aprile 1885 infatti Donato sposa una giovane cucitrice valvese, Francesca Annunziata, figlia di Michelarcangelo e di Rosa Caprio. Donato risulta "trainante".
Un anno dopo, sempre in primavera, sboccia un altro fiore nella vita di Donato: il 4 aprile 1886 nasce Pietro.
Pietro sposerà Maria Del Plato: i due avranno diversi figli.Nel 1911 nella villa del marchese nascerà Donato Carmine, ma morirà a solo cinque anni. Nel 1912 nasce Francesca, nel 1914 Laura Caterina Maria, la "zia Lauretta" di cui abbiamo parlato nel post in cui abbiamo raccontato le vicende di Nicola D'Antona, suo marito sposato per procura durante la guerra: L'amore ai tempi della guerra.Il nome Donato sarà dato a un altro figlio, nato nel 1917: uno dei due cugini da cui è partita la nostra ricerca dedicata alla famiglia D'Arcangelo, quello prigioniero in Germania.Altre figlie saranno Margherita ("Titina") e Raffaela ("Filuccia").Francesca, sua figlia Anita, Donato e Raffaela emigreranno in Argentina.
Nascere, lavorare e morire nella villa del marchese
Dopo il primogenito Pietro, Donato e Francesca hanno ancora numerosi figli.
Nel 1890 nasce Michele.
Nel 1890 nasce Michele.
Michele sposerà Maria Cecere; uno dei loro figli, Donato, nato nel 1917, sarà prigioniero degli inglesi in Australia. Il secondo figlio maschio avrà il nome di uno zio morto sei anni prima: Martino (1918), al quale prossimamente dedicheremo un post. Le due figlie saranno Antonia (1915) e Semplicia (1920).
Anni Trenta. L'uomo in alto è Donato, il capostipite; alla sua sinistra, la moglie Francesca Annunziata. Nella seconda fila ci sono tre figlie di Pietro e Maria: da sinistra, la prima è Titina (Margherita), la quarta è Filuccia (Raffaela) e la quinta è Caterina. La donna col bambino in braccio è Giannina D'Arcangelo, con suo figlio Mario Falcone.Nella fila in basso, da sinistra Pietro (il primo della famiglia nato a Valva), poi suo figlio Donato e Martino, figlio di Michele. L'ultimo a destra è Michele, altro figlio di Donato.
La foto e la descrizione sono tratte dal post "Le ragioni del cuore", pubblicato da Gozlinus, insieme a una bellissima lettera di Enzo Blasi.
La famiglia D'Arcangelo lavora nella Villa d'Ayala-Valva.
I due fratelli Pietro e Michele lavorano come trainanti, trasportando prodotti dai campi alla cantina o all'oleificio del marchese.
Anche le mogli e le figlie grandi lavorano nella villa, nelle cucine o in altri lavori di pulizia e manutenzione del parco, insieme ad altre ragazze del paese.
Gli altri figli di Donato e Francesca
Nel 1896 nasce Maria Tommasina Domenica. Emigrerà negli Stati Uniti, New Jersey; tornerà a Valva nel 1980, a visitare la sorella Margherita e gli altri parenti.
Nel 1899 nasce Martino, che morirà appena dodicenne "nella villa del marchese D'Ayala" nell'aprile 1912.
Nel dicembre 1901 nasce Margherita Immacolata Maria. Sposerà Onofrio Verginiello, che sarà il primo sindaco di Valva del dopoguerra, dopo il fascismo.
Nel 1904 nasce Giuseppe Gerardo Maria, che alla visita di leva si dichiarerà "impiegato"; emigrerà giovanissimo in Argentina.
Abbiamo una foto in cui è appena arrivato in Sud America:
Nel dicembre 1901 nasce Margherita Immacolata Maria. Sposerà Onofrio Verginiello, che sarà il primo sindaco di Valva del dopoguerra, dopo il fascismo.
Nel 1904 nasce Giuseppe Gerardo Maria, che alla visita di leva si dichiarerà "impiegato"; emigrerà giovanissimo in Argentina.
Abbiamo una foto in cui è appena arrivato in Sud America:
In questa altra foto lo vediamo con gli occhiali, con la moglie alla sua destra. Al centro vediamo Donato, il soldato di cui racconteremo la storia dell'internamento in Germania.
Nel maggio 1908 nasce Luigi.
Una curiosità: nell'atto di nascita la famiglia risulta residente "in Villa D'Ayala-Valva".
Alla visita militare Luigi viene registrato come "sarto".
Sarà militare fino alla sua morte, avvenuta precocemente nel 1957. Sposerà una bellissima ragazza di Padova, di nome Lidia, modella in eleganti atelier di Padova.
In questa foto la vediamo a Valva, mentre indossa il vestito tradizionale da "pacchiana":
Altre due figlie di Donato e Francesca sono Gianna Rosa Maria, conosciuta come Giannina(1889) e Antonietta.
Una figlia di Giannina, di nome Nerina, emigrerà in Argentina. Antonietta si sposerà a Taranto, ripercorrendo a ritroso il cammino del padre Donato.
Ora che abbiamo visto da dove vengono, possiamo raccontare la storia dei due cugini D'Arcangelo prigionieri.
🙏Rinnoviamo il nostro ringraziamento a Gina D'Arcangelo per la preziosa collaborazione.
G.V.



