Giacomo Cuozzo è caduto prima di tutti gli altri, è caduto in Spagna, è caduto per dare da mangiare alla sua famiglia.
Valva ha avuto un suo figlio morto nella Guerra civile spagnola, "laboratorio" di ideologie e di alleanze militari (ad esempio quella tra Germania e Italia), funesta anteprima della Seconda guerra mondiale (si pensi al tristemente celebre bombardamento di Guernica).
Picasso, Guernica, Museo Reina Sofia, Madrid; fonte |
Quella spagnola è stata, in un certo modo, anche una guerra civile italiana.
Quasi 60mila soldati (80mila secondo altre fonti) vengono inviati da Mussolini a sostegno del generale Francisco Franco: costituiscono il Corpo truppe volontarie (Ctv), ma in realtà ufficiali e soldati sono attratti dalla paga.
La guerra come carta della disperazione: soprattutto nelle aree più povere d'Italia, questa carta è stata giocata. Che la possibilità di riscatto sociale ed economico dei ceti più poveri passi attraverso la guerra, rende ancora più ingiusta la loro condizione e più terribile la guerra stessa.
Sull'altro fronte, a sostegno del governo repubblicano, giungono dall'Italia tremila volontari. Tra di loro, alcune figure di spicco dell'antifascismo e di quella che sarà poi la Resistenza: Carlo Rosselli, Emilio Lussu, Luigi Longo, Giuseppe Di Vittorio, Palmiro Togliatti, Pietro Nenni.
In più occasioni gli italiani degli opposti schieramenti si scontrano; triste emblema, la battaglia di Guadalajara, definita "una guerra civile all'interno della guerra civile". Essa segna una vittoria dell'antifascismo, non decisiva ai fini dell'esito della guerra ma importante dal punto di vista simbolico.
Nella Guerra civile spagnola cadono circa quattromila soldati italiani, tra cui Giacomo Cuozzo.
Giacomo era nato a Valva, nel 1908, da Donato e Virginia Spiotta.
I nomi dei nonni che si rinnovano nei nipoti sono spesso un filo per orientarsi nel labirinto dei registri anagrafici: in un piccolo comune, aiutano a individuare le persone. Non è stato dunque difficile ricostruire la parentela di Giacomo Cuozzo; un nostro concittadino, infatti, porta il suo nome: è suo nipote, nato pochi anni dopo la sua morte (avvenuta nel 1937).
Saragozza, Sacrario militare italiano; fonte |
Per approfondire
La Guerra civile spagnola:
I contingenti italiani:
http://www.regioesercito.it/reparti/mvsn/mvsnspa36.htm
G.V.