19 aprile 2022

I RACCONTI DI ZIA PASQUALINA

La nonna dei valvesi, zia Pasqualina Cuozzo, è nata il 6 settembre 1920.

Ama raccontare episodi della sua giovinezza e questo la rende una straordinaria testimone della vita del nostro paese.

Suo padre Michele aveva combattuto la Prima guerra mondiale e sarebbe morto quando il suo ultimo figlio aveva ancora pochi mesi.

Una famiglia di emigranti

È possibile che sia lui il Michele Cuozzo di Valva che risulta sbarcato negli USA nel 1909, diretto a Buffalo dal cugino Pasqualino Figliulo.

Zia Pasqualina ricorda che suo padre è stato due volte in America e che al rientro a Valva acquistava terreni.

La strada dell'emigrazione sarebbe poi stata percorsa anche da un fratello e da una sorella di zia Pasqualina (in Venezuela e Argentina). 

Racconti di guerra

Zia Pasqualina acconta che durante la guerra la sua famiglia e altre due si erano rifugiate in una sorta di grotta in contrada Molinello; mangiavano gli ortaggi che riuscivano a coltivare, soprattutto patate, più facili da conservare.

Un episodio che ama ripetere è legato proprio alle patate: lei stava preparando il pranzo e per lo spavento dovuto allo scoppio di una bomba le cadde tutto l'olio nelle patate, ma non potendosi permettere di buttare nulla mangiarono tutto lo stesso.

Il fidanzato Pasquale, che sarebbe poi diventato suo marito, partì per la guerra, in Libia.

Purtroppo zia Pasqualina non ricorda notizie su altri valvesi in guerra, anche perché vivendo in campagna raramente saliva in paese, dove andava solo per prendere l'olio.

Racconta spesso un aneddoto legato alla fine della guerra: all'arrivo degli americani a Valva, un giorno lei teneva per mano il suo fratello più piccolo; alla vista di un carro armato, il bambino mostrò subito curiosità e fu fatto salire, ma lei era spaventatissima perché non sapeva che fossero gli americani. Poco dopo uscì il fratellino, "cu lu muss spuorc d ciucculata". Capì che erano soldati "amici" e quella fu la prima volta che i due mangiavano cioccolata.

La musica nel sangue...e nell'atto di nascita

Una curiosità.

Tra i testimoni che firmano l'atto di nascita di zia Pasqualina c'è un giovane "musicante", Michele Freda.

Anche il padre di zia Pasqualina, da autodidatta, si dilettava con la musica e teneva lezioni ai ragazzi di Valva, accontentandosi di un po' d'olio per accendere la lampada.

In paese ricordiamo che zia Pasqualina faceva parte del coro in occasione dell'ordinazione sacerdotale di don Virginio Cuozzo.

Un suo cavallo di battaglia sono le filastrocche che imparava a scuola (ha frequentato fino alla terza elementare) e, immaginiamo, nelle serate in famiglia accanto al fuoco.

Ce ne occuperemo nei prossimi post, perché tutto quello che una persona di oltre cento anni ricorda merita la precedenza anche rispetto alle ricerche d'archivio per il quale questo blog è nato.

Le persone anziane sono radici che sostengono la comunità anche con la parola e con il ricordo ed è nostro dovere ascoltarle, con rispetto e riconoscenza.

G.V.


Un sentito ringraziamento alla nipote Michela Torsiello per la preziosissima collaborazione.