18 giugno 2025

COME UN ROMANZO. LA FAMIGLIA GRASSO

Una famiglia di artisti e, all'occorrenza, di soldati.
Due fratelli hanno combattuto la Prima guerra mondiale-militando in due eserciti diversi- altri due nella Seconda.
La famiglia Grasso meriterebbe un romanzo.
Un romanzo come quello di Francesco, detto Frank, diventato americano e famoso oltreoceano: musicista, direttore d'orchestra, insegnante di musica, scopritore di talenti. Morto sul palco, in Florida, mentre dirigeva l'Incompiuta di Schubert.
O un romanzo breve, malinconico, come quello di Ascanio, tornato dalla Grande Guerra con il respiro spezzato ma ancora attaccato alla vita, quando scriveva canzoni d’amore e dipingeva.
Oppure il romanzo semplice e colorato di Giovannino, pittore naïf con la barba ottocentesca e le sue figure essenziali.  
L'emigrazione in Venezuela, il ritorno a Valva.
Anche l'altro fratello, Rodolfo, dipingeva.
E poi il nipote, figlio di Rosa,  Antonio Freda, detto Nuccio, scomparso di recente: degno erede di questa stirpe di creativi.

Emiciclo di bellezza
Il romanzo della famiglia Grasso potrebbe avere come copertina una foto della Villa d’Ayala, con il suo emiciclo che celebra la bellezza, incorniciato da statue dedicate alle arti: la musica, la pittura, la poesia.
Un luogo sospeso, come la memoria.
Un titolo possibile: Musa valvese. Il romanzo della famiglia Grasso.


Foto di Valentino Cuozzo
Il muratore diventato possidente
Questo romanzo inizia con il profumo della calce.
Francesco Grasso e Rosa Feniello si sposano il 9 agosto 1847.
Francesco è muratore, come suo padre Pasquale, e porta il nome del nonno. Sua madre è Irene Annunciata
Quando Pasquale muore, nel 1855, sull’atto di morte è indicata la professione di “fabbricatore”.
Rosa, nata l’8 maggio 1827, è figlia di Giacomo Feniello, possidente, e di Vincenza Feniello.
Francesco morirà a 82 anni, il 27 gennaio 1901 (lo stesso giorno in cui, a Milano, muore Giuseppe Verdi).

Una curiosità: l’atto di morte di Francesco viene firmato alle 11:30. Solo 15 minuti prima, Vito Feniello registra la nascita del figlio Salvatore, che diventerà ultracentenario.

Giacinto e Maria, genitori di artisti
Il 24 giugno 1852 nasce Giacinto Giambattista Maria.
Il primo nome è quello di uno zio, deceduto a diciannove anni nel 1850, calzolaio.
Il secondo nome è dovuto al giorno di nascita, festa della natività di san Giovanni Battista; il terzo è assai diffuso in quegli anni a Valva (quasi tutti i maschi hanno come secondo nome Maria).
I testimoni dell’atto di nascita sono probabilmente fratelli: don Costantino Freda, farmacista, e don Alessandro Freda, sacerdote.
Giacinto sposerà Maria Grazia Spiotta, figlia di Sabato: saranno i genitori di Francesco, Arcadio, Rodolfo e Giovanni. La figlia Rosa (chiamata Rosina) sarà la madre di un altro pittore, Antonio Freda, detto Nuccio.
Giacinto morirà in via Sant'Antonio l'8 luglio 1941. In quella data, la moglie risulta ancora in vita. Nell'atto di morte Giacinto viene definito "possidente".

Racconteremo le storie di questi artisti, soldati, emigranti. Le storie di questa famiglia valvese.
Ecco una presentazione del nostro progetto:

Musa valvese, capitolo 1
G.V.