04 agosto 2024

LA GITTATA DEL DOLORE: LE "CERCHIE DEL LUTTO" DELLA GUERRA

Un interessante articolo di Annachiara Sacchi sulla Lettura del Corriere della Sera affronta il tema delle cerchie del lutto, presentando gli studi di Barbara Bracco, professoressa ordinaria di Storia contemporanea alla Bicocca di Milano.

Quante persone vengono toccate dalla morte di un soldato della Grande guerra? Quanto è grande la comunità che si crea attorno a ogni caduto? 

La professoressa Bracco è partita da queste domande, anche studiando 40mila cartoline spedite dagli italiani al Milite Ignoto.

Le cerchie non stabiliscono una gerarchia degli affetti "ma aiutano a capire la portata sociale, emotiva, economica della scomparsa di una generazione", spiega la docente. 

Possiamo individuarne due: quella dei familiari stretti, direttamente segnati dalla morte di un soldato (genitori, fratelli e sorelle, mogli, orfani), stimabile in 10-15 persone; una seconda cerchia comprende fidanzate, amici, cugini, compagni di scuola e colleghi, ex commilitoni ed è stimabile in 20-30 persone.

Stima totale; almeno 25 milioni di persone, circa due terzi degli italiani.

L'impatto del lutto è devastante anche dal punto di vista economico (si pensi a una giovane vedova che si ritrova con un bambino da crescere); "il rito laico del Milite Ignoto nel 1921 segna una restituzione simbolica della perdita, ma il lutto rimane una lesione difficile da rimarginare", commenta Bracco.

Ma perché studiare il lutto?

"Perché fa paura. Perché per nostra fortuna siamo impreparati a questa evenienza. Non è possibile imporre per legge di ricordare. Ma servono più consapevolezza e attenzione al passato e non perché si possa riprodurre [...] ma per capire da dove veniamo e anche il presente: in Ucraina e in Medio Oriente sono in corso tragedie di cui vedremo le conseguenze. Allora siamo pronti a leggere il dolore degli altri?", conclude Bracco.


Alcuni dati
Italiani al fronte: 4.200.000
Caduti: 650mila; di questi, 500mila al fronte, 100mila in prigionia e 50mila dopo la guerra (per ferite o malattie contratte)
Mutilati e invalidi: 500mila
Età media dei caduti: 25 anni e 6 mesi

Sintesi tratta da: Annachiara Sacchi, I confini del lutto, La Lettura, 4 agosto 2024

G.V.