Claude Monet, Campo di tulipani in Olanda, Parigi, Musée d'Orsay |
In memoria di
Pasqualina Cuozzo
1920-2023
Quando un terreno perde le radici è meno saldo.
Alcune radici, però, sono speciali; queste possono lasciare il loro posto quando giunge il momento di riposarsi, ma i benefici della loro lunga presenza continuano.
L'esempio e il lavoro, la parola e il canto, i ricordi e l'insegnamento: in diversi modi si può essere radice per la famiglia e il paese.
Pensando alle radici, mi vengono in mente alcuni versi di Pascoli. Non sono molto celebri, ma non importa.
E il vecchio porge al sole eterno
l'esile vetta mossa
dal vento... Ma già presso è il verno,
è avanti lui la fossa.
Nonostante sia vicino alla morte, egli continua il suo paziente lavoro, che viene premiato perché l'albero da lui piantato resterà:
e il vento ch'ora lieve lievelo fa tremare, un giornogli sputerà contro la neve,gli ruggirà d'intorno,in vano! e il vecchio, tra qualche anno,niuno dirà, Lo vidi:il suo grande albero vedrannoche sarà tutto nidi.
Dedichiamo questi versi e il quadro di Monet alla memoria di zia Pasqualina Cuozzo.
Valva, Sagra dell'uva durante il periodo fascista; zia Pasqualina è la seconda ragazza vestita da "pacchiana", partendo da sinistra; la foto è stata pubblicata da Valentino Cuozzo |
In occasione del suo 102.mo compleanno, avevamo dedicato alla nonna di Valva l'episodio del podcast Il giorno dopo dedicato alle canzoni del trio Lescano, dal titolo Tulipani e Maramao: un piccolo omaggio, una sorta di serenata a distanza a una donna che amava cantare e conosceva molte filastrocche.
Con emozione, abbiamo appreso che zia Pasqualina ha ascoltato l'episodio e ha cantato tutte le canzoni; la sua preferita è stata, senza dubbio, Maramao perché sei morto.
Qui trovate il link all'episodio del podcast:
Negli scorsi mesi, grazie alla gentile collaborazione della nipote Michela, abbiamo potuto pubblicare un post con i ricordi di zia Pasqualina. Tra i suoi ricordi, alcuni erano dedicati al tempo della guerra, durante il quale ella viveva in campagna, in contrada Molinello: ecco perché abbiamo scelto -non senza qualche licenza poetica- come omaggio il quadro di Monet.
Qui trovate il post 👉 I racconti di zia Pasqualina.
Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di zia Pasqualina.
G.V.