Valva ha festeggiato i cento anni del suo ultimo reduce della Seconda guerra mondiale e della prigionia, Giuseppe Feniello.
Lo ha fatto con solennità, con una cerimonia organizzata dall'amministrazione comunale che ha visto la presenza del Generale di Divisione Claudio Minghetti, vicecomandante delle Forze Operative Sud, e le note della fanfara dell'Ottavo Reggimento Bersaglieri "Garibaldi".
Giuseppe Feniello, che tutti a Valva chiamano zio Peppe |
Nello splendido scenario di Villa d'Ayala, davanti a Diana Cacciatrice, Giuseppe Feniello con il sindaco di Valva e la fanfara dei Bersaglieri |
Il Generale di Divisione Claudio Minghetti stringe la mano al signor Giuseppe Feniello |
Tra le varie associazioni presenti, alcuni rappresentanti della provincia di Salerno dell'Associazione combattenti e reduci.
Ecco altre immagini della cerimonia.
Dopo l'alzabandiera e la deposizione di una corona d'alloro in memoria dei caduti in guerra, c'è stato un breve momento di preghiera presieduto dal parroco, padre Claudio Bevilacqua.
Nel suo discorso, il sindaco di Valva Giuseppe Vuocolo ha dichiarato che era dovere suo e dell'amministrazione celebrare nel modo più solenne possibile i cento anni di Giuseppe Feniello.
Il sindaco ha poi ricordato la nonna di Valva, la signora Pasqualina Cuozzo, deceduta poche settimane fa, e ha aggiunto:
Nel ricordare lei, voglio rendere omaggio alle donne anziane della nostra comunità. Hanno atteso il ritorno dei loro padri, fratelli e fidanzati dalla guerra, hanno cresciuto i figli quando i loro mariti erano emigrati e senza di loro nessuno di noi sarebbe quello che è.
👉La pacchiana che chiuse dietro sé un mondo intero
👉I racconti di zia Pasqualina
Ricordando la prigionia in Africa di Giuseppe Feniello, il sindaco ha rivolto un pensiero anche agli altri valvesi che sono stati prigionieri o internati; all'ultimo IMI valvese, il compianto Enrico Santovito, l'anno scorso l'amministrazione comunale e l'Associazione combattenti hanno cercato di fare ottenere la medaglia del Presidente della Repubblica, "ma il tempo ha deciso diversamente".
Ecco alcuni nostri post dedicati ad Enrico Santovito:
Infine, un ricordo ai tanti emigranti, come zio Giuseppe:
L'emigrazione è stata per i valvesi e per tanti italiani un'altra lotta per uscire dalla prigionia: la liberazione dalla povertà e dal bisogno, per dare ai figli la possibilità di un domani migliore.
La fanfara del Reggimento "Garibaldi" in Villa d'Ayala Valva; con sede a Caserta, la fanfara ha tenuto concerti in Italia e nel mondo |
Fiorenza Volturo, presidente della sezione di Valva dell'Associazione combattenti e reduci, ha scritto nel suo messaggio augurale che chi oggi può raccontare lo fa anche a nome di chi non è tornato; ha aggiunto che la testimonianza di zio Peppe
deve dirci, oggi più che mai, visto lo scenario di guerra che si sta consumando anche in Europa, che le scelte di nazioni e popoli devono andare nella direzione della crescita e dei rapporti civili, mai della contrapposizione.
Pergamena di auguri dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci |
Nella conclusione, uno sguardo al futuro, ai giovani:
Oggi, accogliendo tra di noi zio Peppe, abbracciandolo per i suoi cento anni, vogliamo che la sua presenza segni un momento di riflessione per tutti, soprattutto per le generazioni più giovani, a cui affidiamo la speranza di un mondo migliore.
Le generazioni più giovani erano rappresentate dal Forum dei giovani e da una piccola delegazione degli studenti della scuola di Valva.
Al signor Giuseppe Feniello il blog "la ràdica" ha dedicato alcuni post e un eBook: