03 febbraio 2023

UN ANNO, INSEGUENDO STORIE DI INTERNATI E CADUTI IN GUERRA

Un passo alla volta...poi crescendo il neonato affinerà caratteri e intenti

Era una bella frase augurale quella che un amico del nostro blog -da lui definito "il neonato" e alla nascita del quale ha contribuito in maniera decisiva- formulava esattamente un anno fa, quando il 3 febbraio 2022 iniziava il nostro lavoro.

Un anno di un lavoro di ricerca che non si è limitato solo ai post ma che ha suggerito anche il progetto del podcast "Il giorno dopo", dedicato alle complesse conseguenze dell'Armistizio reso noto l'8 settembre 1943. Altri progetti sono in cantiere, ovviamente.

Alle 18.36 di quel 3 febbraio veniva "inviato per lo mondo" (un'espressione un po' leziosa che ci consentirete) il primo post, con  un titolo che era e resta per noi significativo: 

👉Un rimpianto e il tentativo di rimediare

Il rimpianto riguarda il passato: della grande famiglia costituita da un piccolo centro, i fili che tengono insieme gli avvenimenti e le persone, attraverso le generazioni, spesso si sono persi; a volte, per fortuna, sono però ancora leggibili o almeno si può provare a ricostruirli.

Il tentativo di rimediare veniva indicato in due ambiti di lavoro: un lavoro di ricerca sui caduti e dispersi della Seconda guerra mondiale, confidando nella memoria orale collettiva, e la ricerca di documenti e testimonianze sui valvesi deportati nei campi di concentramento, i cosiddetti "IMI" (Internati Militari Italiani).

Dopo un anno di lavoro, possiamo tentare un bilancio.

Valva, 1924: inaugurazione del Monumento ai Caduti

Caduti e dispersi della Seconda Guerra Mondiale

Per ogni soldato valvese caduto nella Seconda guerra mondiale, ora abbiamo il fronte e la data. 

In alcuni casi abbiamo ricostruito le vicende post mortem, come ad esempio la struggente storia di 👉Michele Macchia, i cui resti sono tornati a Valva dieci anni dopo la morte sul fronte greco o la vicenda di 👉Carmine Corrado, morto in ospedale durante la prigionia in Austria e sepolto a Mauthausen.

Siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere nota la vicenda del partigiano di Valva  👉Michele Cecere.

Molta attenzione è stata riservata alle vicende della guerra in Russia, in particolare alle storie dei due dispersi valvesi: Prospero Annunciata e Raffaele Cuozzo.

Ecco un post che riassume i lavori dedicati all'argomento:

👉Un giorno di gloria che ha dato valore a un'intera vita: il giorno di Nikolajewka

Un anno fa, i nomi con qualche lettera distaccata sulle lapidi del Monumento ai Caduti suggerivano in quel primo post una "riflessione sulla caducità della memoria anche nei luoghi deputati a conservarla".

Il lavoro di ricerca ha fornito un altro e più significativo esempio: il giallo storico costituito dal soldato 👉Michele Cuozzo, di cui abbiamo trovato una scheda dell'Archivio Vaticano (che cita il telegramma inviato al parroco con la notizia della morte sul fronte africano), di cui conosciamo la paternità e addirittura l'indirizzo (via Fontana), ma che non siamo riusciti a identificare, nonostante varie piste ipotizzate.

Valva, Monumento ai Caduti, cerimonia del 4 novembre 1965; fonte 

Ricerca sugli IMI

Ora abbiamo i nomi di ventuno soldati valvesi che sono stati deportati in Germania (e in alcuni casi nella Polonia occupata dai nazisti).

Di alcuni di loro purtroppo sappiamo solo che sono stati fatti prigionieri; di altri abbiamo informazioni più circostanziate: data di cattura, campo di prigionia, data di liberazione.

In questo post, aggiornato, facciamo il punto delle nostre ricerche:

👉I nomi degli internati militari valvesi

Un internato militare valvese ha lasciato un diario, preziosissimo strumento per comprendere vari aspetti dall'argomento: è Giovanni Milanese, al quale abbiamo dedicato già alcuni post e che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti:

Alcuni post sono stati dedicati al compianto Enrico Santovito, l'ultimo internato militare valvese, deceduto nel settembre scorso, sei mesi dopo aver compiuto cento anni. Ecco i principali post a lui dedicati:

Progetto grafico per il podcast Il giorno dopo, elaborato da Eleonora Moretto

Attuali ambiti di ricerca

Seconda guerra mondiale: vorremmo comprendere meglio le vicende dei due dispersi valvesi sarebbe interessante individuare i soldati che sono riusciti a tornare dalla Russia.

Resta da identificare anche uno dei soldati valvesi caduti a Cefalonia, argomento a cui abbiamo dedicato alcuni post e un episodio del nostro podcast:

Imi: non è ancora concluso il lavoro di identificazione dei ventuno soldati valvesi internati militari in Germania. Per uno di loro, Carmine Mastrolia classe 1923, l'unico documento al momento rinvenuto è un'annotazione in un registro del Comune di Valva. 

Se le famiglie degli internati militari vogliono collaborare, possono compilare questo questionario:

👉Questionario ricerca informazioni sugli internati militati

Altre storie

Il blog "la ràdica" si è occupato degli argomenti anche con post di approfondimento, come ad esempio quelli relativi alle condizioni degli internati militari italiani:

Alcuni post hanno avuto come argomento storie legate ad altre guerre: la Prima guerra mondiale, la guerra italo-turca, le vicende risorgimentali e della stagione del colonialismo italiano. 

Particolare rilievo ha avuto anche il tema dell'emigrazione, spesso intrecciata con il dramma della guerra.

In alcuni post abbiamo proposto delle riflessioni sul sistema dei lager, anche con un approfondimento sulla condizione psicologica dei prigionieri, a partire all'importanza della letteratura e della scrittura delle proprie memorie:


Panoramica del campo di Buchenwald

Visualizzazioni e i post più letti

In una anno il blog ha avuto circa 16500 visualizzazioni, con la media di 45 al giorno. Sono numeri certamente contenuti per un blog, ma l'importante è che le storie dei nostri soldati sono state lette e che i lettori abbiano avuto delle informazioni, sia pure a un livello non certamente specialistico, su alcune vicende della Seconda guerra mondiale e sulle condizioni di prigionia degli IMI. 

i più assidui: Stati Uniti, Germania, Irlanda, Francia e Svizzera, Grecia, Albania e Spagna; oltre dodicimila visualizzazioni sono avvenute tramite Facebook, solo poco più di cento tramite Google.

Ecco i post che hanno superato le cinquecento visualizzazioni: 

👉Il giorno in cui nacquero gli IMI [una ricostruzione delle vicende che portarono nel 1943 la Germania a considerare i soldati italiani non "prigionieri di guerra" ma "internati militari italiani"]
👉Raffaele, che non è mai tornato dalla Russia [dedicato alla vicenda del soldato Raffaele Cuozzo, disperso in Russia]
👉I racconti dell'ultimo combattente[un'intervista all'ultimo reduce valvese della Seconda guerra mondiale, il signor Giuseppe Feniello, realizzata dalla nipote Gerardina]
👉Mio carissimo padre [la trascrizione, con commento, della lettera del nostro soldato disperso in Russia
👉Carmine, che riposa a Mauthausen
👉Il partigiano di Valva [dedicato alla figura di Michele Cecere, partigiano]
👉Col sangue, con la libertà: quei no pagati caro
👉Una lettera dal fronte russo [una preziosa lettera di Raffaele Cuozzo alla sua famiglia
👉I racconti di zia Pasqualina [dedicato ai racconti della nonna di Valva, la signora Pasqualina Cuozzo]
👉La pacchiana che chiuse dietro di sé un mondo intero [dedicato alla figura dell'ultima "pacchiana" di Valva, la signora Pasqualina Cuozzo]

Radica di ulivo, foto del restauratore Giancarlo Feniello

Con uno strumento come un blog, questo materiale può essere condiviso perché altri lo utilizzino per scoprire nuove informazioni e nuovi strumenti di ricerca.

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con il nostro blog in questo anno, in particolare alle famiglie dei caduti e degli internati e a Pinuccio Cecere, che ha fornito un aiuto indispensabile alle ricerche fatte.

Il lavoro di ricerca, continua.


Nel primo post di questo blog, citavo il compianto Salvatore Cuozzo. Mi piace ricordarlo dopo un anno: questo lavoro sarebbe stato più ricco se vi avesse contribuito anche lui. Lo dedico alla sua memoria.

G.V.

🎧 Podcast

Nei seguenti episodi del podcast "Il giorno dopo" ci sono altre informazioni sui valvesi prigionieri o caduti nella Seconda guerra mondiale.