Dalle curve della memoria digitale riemerge il nome di un secondo partigiano nato a Valva.
Di lui non si conserva memoria orale o fotografica in paese, ma forse la più vera e feconda memoria di un partigiano è nella Costituzione che ne onora il sacrificio e nella democrazia che ne rappresenta il frutto.
Filiberto Martinelli, di Benedetto e di Maria Petricone, nasce a Valva il 2 dicembre 1919, tre anni dopo il fratello Flavio.
I genitori non sono di Valva: il padre è maresciallo dei carabinieri, la madre risulta "nobildonna".
Il bambino aveva tre nomi: Filiberto Ettore Michele. Si noti la firma dell'Ufficiale dello Stato Civile che ne annota la morte: Donato Vacca, al quale abbiamo dedicato alcuni post. |
Carabiniere come il padre
Possiamo ricostruire la carriera militare e partigiana di Filiberto.
Dall'11 marzo 1939 risulta militare volontario ordinario nei Carabinieri; il 27 agosto risulta nella Legione di Roma.
Dopo l'8 settembre 1943, la Compagnia Allievi Carabinieri della Legione di Roma è protagonista di eroici combattimenti per contrastare l'occupazione nazista di Roma. Non siamo ancora in grado di stabilire se Filiberto abbia partecipato a questi combattimenti.
L'attività partigiana
Dal 1° ottobre 1943 al 12 giugno 1944 Filiberto milita nella formazione partigiana «Giulio Porzio», nel Cicolano (provincia di Rieti), con il grado di vicecomandante; la banda assume il nome di un suo componente caduto nel maggio 1944.
E' probabile che dopo la guerra Filiberto si sia trasferito a Rieti, visto che nei documenti compare un comune della provincia, Borgocollefegato.
Filiberto Martinelli muore a Roma l'8 febbraio 1972; risulta coniugato con la signora Antonietta Granada.
I documenti relativi all'attività partigiana sono tratti dallo Schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza, consultabile previa registrazione gratuita al sito www.partigianiditalia.cultura.gov.it.
Il blog "la ràdica" ha raccontato la storia del "partigiano" per antonomasia di Valva, il signor Michele Cecere, nel post👉Il partigiano di Valva.
Cercheremo di trovare ulteriori notizie su questo altro valvese partigiano: a volte, per essere uomini che rendono orgoglioso il comune di nascita, non è necessario restarci a lungo. Basta lottare per la libertà, ad esempio.
G.V.