19 ottobre 2023

LA DECISIONE SUL VOLTO DEL COMANDANTE SCUGNIZZO

Ultima puntata con l'analisi del fumetto Le avventure di Scugnizzo, disegnato da Guido Zamperoni, pubblicato nella Repubblica di Salò nel 1944 e ambientato nell'Alto Sele dopo lo sbarco di Salerno del settembre 1943. 

Il fumetto è ora presente nel sito di If Edizioni.

Abbiamo già fatto un'introduzione generale al fumetto, anche inquadrandolo all'interno della stampa per ragazzi di epoca fascista, e analizzato le prime due vignette, in cui è evidente l'influenza delle disposizioni sulla stampa e delle leggi razziali (nella rappresentazione stereotipata e razzista dei soldati americani).

Analizziamo ora le altre vignette.

3- Una forte colonna nemica percorreva la strada       4- A un certo punto la colonna nemica si divise:
statale n. 91 che da Eboli, attraverso l'Appennino        parte andò in esplorazione verso Colliano e
Napoletano, si snoda verso la vallata del fiume Sele.   Valva, mentre il grosso proseguì il suo cammino.

Il riferimento alla Statale 91 ci consente un approfondimento.

Questa statale è una strada storica del nostro territorio. Fu voluta da re Ferdinando IV di Borbone, su proposta del marchese di Valva Giuseppe Maria Valva, soprintendente di strade e ponti.

Aveva l'obiettivo di congiungere i comuni dell'entroterra campano e lucano, da Eboli ad Atella. Era chiamata la "via del grano", perché assicurava il trasporto del grano e degli altri prodotti agricoli dalla Puglia a Napoli.

Nel suo punto di inizio venne costruito un epitaffio con questa lapide.

Ecco il testo dell'iscrizione:

Durante il regno di Ferdinando IV, provvidentissimo re delle Sicilie, da questo luogo fino ad Atella dei Lucani, per circa 7 miglia, dopo aver scavato monti, livellato valli, dopo aver costruito ponti dove il cammino era interrotto dalla forza dei torrenti e dai fiumi, attraverso luoghi impervi e inaccessibili rese la strada notevole e facilitò gli scambi commerciali dispersi tra le province, sotto la guida di un uomo estremamente abile, il marchese Giuseppe Valva, intendente del re.                                                 
Anno 1797 
5- In un secondo bivio i comandanti della colonna        6-Un giovane ufficiale italiano, da un 
esplorativa tennero rapporto per fissare l'incontro      rudimentale osservatorio alle pendici del 
dell'indomani, perché parte della colonna doveva        Monte Marzano, poté seguire i movimenti
raggiungere Colliano e parte Valva.                                  delle truppe e calcolarne le forze.

Nella vignetta 6 ci sono vari elementi che contribuiscono alla celebrazione dell'eroe italico.

Un giovane ufficiale: forse l'intento è quello di dimostrare che l'educazione militare e morale ricevuta durante il fascismo ha dato i suoi frutti.

Da un rudimentale osservatorio alle pendici del monte Marzano: la situazione difficile esalta l'ingegno e stimola l'eroismo La natura si mostra alleata, pur nella difficoltà che deve essere fronteggiata.

Poté seguire i movimenti della colonna e calcolarne le forze: qui notiamo il senso pratico, la rapidità di azione, l'abilità del giovane ufficiale.

Una cinquantina di uomini sono decisi a continuare la lotta contro l'invasoreLa natura offre un riparo nascosto e consente agli uomini di organizzare la loro lotta. Dopo il rudimentale osservatorio, ora troviamo la radura: la natura è presentata come alleata nella lotta contro gli invasori che vengono dal mare.

7- In una radura, al riparo di un folto querceto,      8- Là si diresse il giovane ufficiale che i suoi uomini 
una cinquantina di uomini, decisi a continuare la  chiamavano familiarmente "O Scugnizzo".
lotta contro  l'invasore, avevano stabilito il loro     Nel viso del Comandante lessero la decisione ed
attendamento.                                                                  esultarono.

Analizziamo l'ultima vignetta.

Là si dirette il giovane ufficiale che i suoi uomini chiamavano familiarmente O Scugnizzo. Nel viso del Comandante lessero la decisione ed esultarono.

Il comandante non parla, questa è un'immagine ieratica, come se fosse l'apparizione di un nume: i suoi uomini, quelli che hanno con lui un rapporto di familiarità tanto da potersi riferire a lui chiamandolo con un soprannome, leggono nel suo viso la decisione.

Possiamo interpretare il termine come "prontezza, sicurezza nell'agire", ma potrebbe avere anche un significato implicito, in una sorta di trama sotterranea.

Nelle vignette precedenti si è parlato due volte di bivio.

Al primo, i nemici si dividono e una parte di loro si dirige verso Valva e Colliano, al secondo bivio leggiamo che una parte deve dirigersi a Valva e una a Colliano.

Il bivio può essere una metafora della scelta, della decisione tra due strade.

Il comandante Scugnizzo ha la decisione impressa sul volto e al suo dirigersi verso l'attendamento, nella radura messa a disposizione dalla natura complice e amica, questo volto diventa luminoso, tanto da infondere gioia e sicurezza nei suoi uomini che infatti esultano quando lo vedono e, soprattutto, quando lo guardano in volto.

Si noti il suo incedere marziale: il movimento sembra non naturale, vuole trasmettere autorità, la sua posa è quasi intimidatoria.


Approfondimento
Qui trovate gli altri due post dedicati alle avventure del Comandante Scugnizzo:
👉Analisi di un fumetto fascista sullo sbarco di Salerno
👉'O Scugnizzo, il fumetto del comandante che combatte contro gli angloamericani nell'Alto Sele

G.V.