Abbiamo già presentato il fumetto "Le avventure di 'O Scugnizzo" di Giulio Zamperoni, pubblicato nel 1944 nella Repubblica di Salò e ora presente nel sito di If Edizioni.
Trascriviamo e analizziamo le vignette. Ecco le prime due:
Nella prima vignetta di parla del tradimento monarchico: nella propaganda fascista, il re ha tradito e questo ha favorito lo sbarco anglo-americano. Da notare l’aggettivo “eroiche” riferito alle truppe germaniche.
La seconda vignetta è particolarmente significativa.
La nostra terra: il richiamo alla terra è fondamentale in un discorso identitario.
La nostra terra conobbe gli orrori dell’invasione di orde di ogni razza: tutti i sostantivi di questa frase sono fortemente connotati dal punto di vista politico-ideologico.
Orrori...invasione...orde, addirittura, nell'accezione di gruppo disordinato di armati che si sposta compiendo violenze e razzie.
Il fatto che le "orde" siano di "ogni razza" è percepito nel fumetto come un elemento negativo, non certo come una ricchezza. Gli effetti della propaganda razziale sono ancora ben evidenti. Ad esempio, il Manifesto della razza (1938) si concludeva così:
I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alterati in nessun modo. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee [...] Il carattere puramente europeo degli italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani.
Sotto il triste sguardo degli abitanti...
E' significativa la rappresentazione del soldato di colore al centro della vignetta, che guarda una donna in maniera ambigua, non esplicitamente minacciosa ma certo non cordiale, non rassicurante.
La donna italiana è disegnata con tratti puri, delicati, mentre il soldato di colore ha tratti somatici accentuati ed è presentato in maniera quasi caricaturale: si noti il cinturone a tracolla.
"I caratteri somatici dei personaggi dovranno essere spiccatamente italiani", recitava un'Ordinanza del Ministero della Cultura Popolare sulla stampa periodica per ragazzi del 1938. Evidentemente, la rappresentazione di un soldato americano di colore la funzione di marcare la sua diversità rispetto alla donna italiana.
"La stampa per ragazzi dovrà essenzialmente assolvere una funzione educativa, esaltando l'eroismo italiano soprattutto militare, la razza italiana, la storia passata e presente dell'Italia", leggiamo ancora nell'Ordinanza citata.
Nella vignetta, vediamo anche un soldato che esca da una casa con la refurtiva in un sacco; in un'altra casa, sventrata dalla guerra, una donna osserva due soldati che stanno facendo una razzia.
***2- continua***
G.V.