Il nostro 👉primo post dedicato a Gelsomino Cuozzo partiva dall'amara constatazione che di lui non conoscevamo neppure il campo di prigionia.
Per fortuna ora lo conosciamo e la gentile disponibilità del figlio Angelo ci consente anche di pubblicare alcune foto che sono una testimonianza preziosa della guerra di Gelsomino.
Prima fascista, poi monarchico
Nel maggio del 1934 Gelsomino Cuozzo si iscrive alla Gioventù Italiana del Littorio, come vediamo in questa tessera di alcuni anni più tardi: siamo infatti nell'anno XVI dell'era fascista (1937):
La Gioventù italiana del Littorio era nata da poco: nell'ottobre di quell'anno; prendeva il posto dei Fasci giovanili di combattimento (18-21 anni); in essa era confluita anche l'Opera nazionale Balilla (6-18 anni).
Sul retro della tessera leggiamo anche la formula del giuramento, che il giovane prestava nelle mani del segretario politico del Fascio (come stabilito dal Regio Decreto 27 ottobre 1937):
Foto dalla guerra
Nel maggio 1940, richiamato alle armi, Gelsomino è assegnato al 91.mo Reggimento Artiglieria.
Nel novembre 1942 è trasferito alla 268 Batteria artiglieria controaerea a Creta.
E' molto probabile che proprio a questo periodo risalgano le seguenti foto:
Di sicuro al periodo a Creta risale questo documento, che ci consente di ricostruire un momento della sua vita sotto le armi:
Gelsomino risulta sergente: sul suo foglio matricolare leggiamo che è diventato sergente in detto proprio nel novembre 1942, appena arrivato a Creta.
Non conosciamo la data, ma sappiamo che il sergente Cuozzo con questa bassa passa in sussistenza.
Due annotazioni di lessico militare: la bassa è un documento che giustifica l'allontanamento di un soldato dal proprio reparto; la sussistenza si occupa del vettovagliamento dell'esercito.
Torneremo a occuparci delle testimonianze del periodo di guerra e di prigionia di Gelsomino Cuozzo, anche per consentire alla sua giovanissima pronipote di parlare di lui a scuola con i compagni e riflettere insieme sull'importanza della memoria, dei documenti e dei ricordi storici dei nostri antenati che hanno combattuto e sofferto la prigionia.
Approfondimento
Ai preziosi cimeli della guerra e della prigionia di Gelsomino Cuozzo abbiamo dedicato anche il post 👉 Il museo di un internato, in una cartelletta rossa
G.V.