18 febbraio 2024

TRE DISCORSI DI CENTO ANNI FA: LA NASCITA DI UN MONUMENTO AI CADUTI

Centenario della serata organizzata 

dal circolo valvese di Newark 

per il  Monumento ai caduti 

Newark - Valva, 1924-2024 

I testi dei discorsi della serata organizzata dal Circolo Valvese di Newark, in New Jersey, per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione del monumento ai caduti di Valva non ci sono pervenuti.

Li abbiamo immaginati da alcune frammentarie testimonianze, ricostruendone il contesto storico e culturale e preferendo cercare di restituirne l'emozione  con la quale sono stati pronunciati ed ascoltati piuttosto che una qualche precisione filologica.

Ecco il risultato del nostro lavoro. 



Discorso del presidente del Circolo Valvese di Newark,

Michele Feniello

Buonasera!

A nome del Circolo Valvese Maria Assunta di Newark che ho l’onore di presiedere do il benvenuto a tutti i nostri illustri ospiti, ai nostri amici italiani, ai nostri friends americani.

Siamo onorati di ospitarvi in questa serata organizzata dal nostro circolo.

La vostra generosità ci permetterà di inviare alla nostra amata Valva il contributo dei fratelli che lavorano in terra d’America.

Questa serata vuole essere per noi una festa e un omaggio ai nostri eroi, caduti per la grandezza della patria e la libertà del mondo.

Vogliamo contribuire all’erigendo monumento in Valva perché resti sempre vivo il ricordo di coloro che sacrificarono la loro giovane vita al bene supremo dell’Italia.

Compaesani, amici tutti, 

non è stato semplice per noi venire a vivere qui in America.

Con il nostro lavoro facciamo onore alla nostra bella patria.

Alcuni di noi sono diventati cittadini americani, per dare un futuro migliore ai loro figli e più sicurezza alle loro famiglie, ma giammai verrà meno  l’amore per l’Italia e per Valva.

Sette anni fa, quando anche gli Stati Uniti sono entrati in guerra, alcuni valvesi emigrati qui si sono arruolati con l’esercito americano. 

Accanto alla bandiera americana svettava il glorioso vessillo tricolore, con lo stemma del nostro Re!

Quattro dei nostri giovani non sono tornati dall’Europa, dagli insanguinati campi di Francia oppure sono tornati avvolti nella bandiera.

Li voglio ricordare questa sera.

Sono sicuro che nel monumento che sorgerà a Valva i loro nomi saranno insieme a quelli degli altri caduti valvesi, perché figli di un’unica terra, caduti per uno stesso destino, e perché le loro madri hanno pianto la loro morte come hanno fatto le altre madri per i loro figli morti in Italia.

I nostri giovani caduti sono:

Cuozzo Giuseppe

Figliulo Carmine

Spiotta Raffaele

Torsiello Francesco

A loro, e a tutti i valvesi caduti sui campi di battaglia o a causa della guerra, va il nostro deferente omaggio.

Lascio ora la parola al presidente del comitato Pro Monumento, Antonio Caprio, che ringrazio per il grande lavoro che ha fatto insieme ai soci che hanno costituito il comitato per organizzare questa serata.

Buona serata a tutti voi.

Viva l’Italia, viva i nostri caduti, viva il Circolo Valvese di Newark e viva Valva!

 

Discorso del presidente del Comitato Generale Pro Monumento

Antonio Caprio

Buonasera a tutti!

A nome del Comitato generale Pro Monumento ringrazio tutti i membri del circolo valvese Maria Assunta per il compito che ci è stato affidato.

Voglio ringraziare i membri del Comitato che hanno lavorato insieme a me per organizzare questa serata; nelle prossime settimane continueranno i rapporti con l’amministrazione comunale di Valva e con il comitato che si occuperà del monumento.

Grazie al tesoriere Lorenzo Falcone, al segretario Giuseppe Valletta e al vice segretario Serafino Falcone.

Ringrazio il comitato stampa: presidente Giuseppe Spiotta, componenti Giovanni Fasano di Giacomo e Giovanni Caprio.

Comitato recita: presidente Vincenzo di Florio, componenti Pietro Caprio e Francesco Valletta.

Comitato musica: presidente Giacomo Freda, componenti Giuseppe Valletta e Fedele Caprio.

Ringrazio anche gli altri membri del Comitato generale: Michele Anastasio, Giuseppe Falcone di Michele e Giuseppe Falcone fu Michele. 

In questa grande serata di beneficenza canteremo canti patriottici, per esprimere con il canto la devozione alla nostra madre comune che è l’Italia.

Assisteremo a un’opera teatrale ambientata nel Risorgimento, un’età che è l’alba del nostro Regno d’Italia.

L’Unità d’Italia, l’opera dei nostri padri è stata portata a termine dal sacrificio dei nostri figli, restituendo ai sacri confini della patria le terre che ancora non erano state redente.

Successivamente applaudiremo il nostro illustre connazionale Eduardo Migliaccio, meglio conosciuto da tutti noi come Farfariello, figlio della terra salernitana come noi.

Infine con il maestro Carlo De Carli continueremo a intonare canti patriottici, perché è bello cantare il nostro amore per l’Italia!

Auguro a tutti voi una serata indimenticabile e voglio ringraziare tutti coloro che daranno il loro complimento per sostenere la nostra bella e nobile causa.

Senza ulteriori indugi, lascio la parola al nostro giovane oratore, Giuseppe Spiotta. 

Viva l’Italia e viva il nostro Re, viva l’America che ci accoglie e ci dà il lavoro che tanto abbiamo cercato, viva questa bella amicizia tra i nostri popoli e viva Valva!

Discorso dell’oratore del Circolo Valvese di Newark

Giuseppe Spiotta


Cari amici, concittadini, signori ospiti.

I nostri cuori palpitano d’amore per la nostra patria,

i nostri pensieri si innalzano verso la terra che ci ha dato i natali,

le nostre braccia si stringono intorno al collo delle madri e dei padri che abbiamo lasciato a Valva, ai fieri fratelli, alle care sorelle.

Che i nomi dei nostri caduti gloriosi siano incisi nel marmo imperituro!

Le loro luminose ferite restino nel cuore delle loro madri come fiori nati dal sangue sparso per la patria sacra, infondano forza ai loro padri, ispirazione ai loro fratelli e ai giovani figlioli, diano conforto alle spose e alle sorelle.

Leggendo i nomi dei martiri per la grandezza della patria,

i venturi apprendano il culto delle antiche virtù.

L’erezione di questo monumento sarà per i nostri figli un ricordo, a venerare la memoria di coloro che s’immolarono per una più grande, più forte e più rispettata patria: l’Italia.

Mai dimenticheremo, valvesi in patria e in terra d’America, che il glorioso popolo italiano, che tanti allori conquistò grazie al suo genio e al suo valore, ovunque seppe imprimere le vestigia della sua alta civiltà.

Fieri di quell’augusto passato, i nostri soldati pugnarono sui monti dei sacri confini della patria, generosamente offrirono la loro gioventù al dovere, la loro vita a un destino sì tremendo e glorioso.

Possa il loro esempio essere la garanzia del primato italico nel mondo.

Dall’erigendo monumento in Valva, salga una voce di vita e non di morte, a ricordarci che la vita è dovere, lotta, sacrificio e martirio.

Dal sangue puro dei martiri ogni zolla del suolo della patria è resa feconda: sbocci il fiore della concordia tra i fratelli.

Soci del circolo, amici valvesi, fratelli!

Abbiamo un tesoro da custodire e tramandare ai nostri discendenti, un prezioso retaggio che ci unisce all’Italia, la nostra amata madrepatria!

Anche se viviamo lontani dal suo sacro suolo, sentiamo pulsare nel cuore un amore ancora più ardente, elevando i nostri fervidi saluti al nostro ridente cielo, ai nostri amati monti.

Promettiamo, o fratelli valvesi,  di rendere la nostra patria orgogliosa di noi, come buoni figlioli con il nostro lavoro onesto nella generosa terra d’America che ci ha accolti.

Vi invito a unirvi nel nostro nobile impegno di rendere omaggio ai nostri eroi caduti.

Con la vostra generosità possiamo erigere un monumento che sarà un tributo eterno alla grandezza dell’Italia e alla memoria dei nostri prodi, che con il loro sacrificio onorano l’Italia e rendono nobile la nostra cara Valva.

Cari amici,

oggi piantiamo il seme della memoria, destinato a germogliare nella terra del monumento imponente che sorgerà a Valva.

Il nobile dono di sua eccellenza il marchese d’Ayala diventerà ancora più nobile perché offerto al sacrificio dei giovani valvesi.

Sotto il monte reso venerabile dalla grotta dedicata al nostro protettore San Michele Arcangelo, invitto duce delle schiere angeliche, sorgerà un bosco sacro.

Sì, perché ogni caduto in guerra è un albero che cade per la libertà e la pace, così ogni albero che piantiamo in sua memoria cresce rigoglioso, simbolo di vita rinascente.

Ogni albero del nostro monumento sarà sacro, perché dedicato al sacrificio di un giovane, al pianto di sua madre, al virile dolore di un padre e di un fratello, alla sofferenza di una giovane sposa, di una cara sorella.

Che questo monumento possa essere per sempre un santuario di riflessione e gratitudine!

Spero che il nostro impegno possa ispirare le generazioni future a onorare il passato, a venerare i padri.

Ogni volta che un valvese poserà lo sguardo su questa maestosa opera, possa sentire nel cuore e nell’anima

l’unione con noi valvesi d’oltreoceano, come figli di un’unica patria, membri di un’unica comunità.

Grazie a tutti per il vostro contributo e per l’amore che nutrite per la nostra patria.

Viva l’Italia!

Viva i nostri eroi!

Viva Valva!



Ecco il 📹video in cui abbiamo letto i discorsi. E' il settimo episodio del documentario Di radici e di sangue.

un secolo di memoria, 5

G.V.