11 febbraio 2025

I PATTI LATERANENSI E I MATRIMONI A VALVA

L'11 febbraio 1929 Benito Mussolini e il Cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri sottoscrivono i Patti Lateranensi tra il Regno d'Italia e la Santa Sede.

Una delle conseguenze di questo storico accordo riguarda il matrimonio: quello celebrato secondo il rito cattolico può ora essere trascritto dall'ufficiale di stato civile, acquistando effetti legali.

Tra le leggi attuative del Concordato, la numero 1159 del 24 giugno all'articolo 10 prevede:

L'uffiziale dello stato civile, ricevuto l'atto di matrimonio, ne cura, entro le ventiquattro ore, la trascrizione nei registri dello stato civile.

Proprio in quei giorni, precisamente il 15 giugno, a Valva si sposano Falcone Giuseppe – figlio di Antonio e di Strollo Filomena – e Feniello Anna – figlia di Ciro e di Spiotta Antonia. I testimoni sono Caprio Amedeo, calzolaio, e Spiotta Michele, possidente.

Questo è l'ultimo matrimonio celebrato secondo le modalità precedenti al Concordato, quando il matrimonio religioso non aveva effetti civili e si rendevano necessarie due cerimonie distinte.

A questo punto, il registro dei matrimonio del Comune di Valva dell'anno 1929 -E.F. VII- si conclude e viene sostituito dalla parte seconda, "Serie B".

Ora il podestà Bonocore deve trascrivere l'atto di matrimonio ricevuto dal parroco, don Lorenzo Spiotta.

Il primo matrimonio celebrato secondo le nuove regole è quello di Angelo Michele Cuozzo -figlio di Francesco Carmine e di Torsiello Anna- con Falcone Gerardina -figlia di Falcone Michele fu Gennaro e di D'Ambrosio Caterina fu Gennaro.

La cerimonia si svolge in chiesa, i testimoni sono Cuozzo Donato, un sacerdote, e Caprio Generoso.

La svolta decisiva è in queste parole scritte da don Lorenzo nell'atto:

Subito dopo manifestato il consenso, alla presenza dei sopradetti testimoni ho spiegato agli sposi oltreché gli effetti sacramentali del matrimonio contratto, anche i civili, dando lettura degli articoli del codice civile 130, 131, 132, riguardanti i diritti e i doveri dei coniugi.

Dopo di che ho redatto l'atto di matrimonio in doppio originale, dei quali uno si conserva in questo archivio parrocchiale, l'altro è destinato all'ufficio di stato civile di questo comune di Valva per essere trascritto nei registri civili.

La riforma è arrivata a Valva.

Gli altri matrimoni del 1929

Il 23 settembre il podestà Vincenzo Bonocore registrerà un altro matrimonio, quello di Strollo Donato e Torsiello Filomena, celebrato il giorno prima.

Dall’ottobre del 1929 sul registro dei matrimoni troviamo la firma del delegato Masi cav. Antonio.

Il primo matrimonio registrato dal nuovo podestà sarà quello di Marzullo Rocco, macellaio di Quaglietta, e di Porcelli Enrica Eunice. Una curiosità: uno dei testimoni è Caprio Amedeo, che abbiamo già trovato nell’ultimo matrimonio celebrato davanti al sindaco, a giugno; insieme a lui, il falegname Caprio Antonio.

A dicembre saranno trascritti tre matrimoni: quello di Cuozzo Salvatore e Torsiello Ginetta, quello di Taddeo Stefano (della provincia di Taranto ma domiciliato a Rieti) e D’Arcangelo Antonia e infine quello di Spiotta Vito (figlio di Michele, “domiciliato negli Stati Uniti dell’America del Nord”) e Garofalo Nicolina (“nei registri dello stato civile Viola”).

I testimoni in chiesa saranno sempre gli stessi: il sacerdote Cuozzo Donato e Caprio Generoso.

Valva, un abito da sposa degli anni Trenta

Fonte

https://antenati.cultura.gov.it/

G.V.