09 febbraio 2025

LA FIRMA DI ANNA

Il 16 febbraio ricorrono i cento anni del matrimonio tra Anna Feniello e Michele Cuoco.
Lui è morto in guerra, in Africa, ed è rimasto lì.
La loro è una storia particolare: nessuno dei due è nato a Valva né in Italia. Lei a Jersey City, lui in Francia.
Le loro famiglie erano tra i primi emigrati di fine Ottocento, poi scelsero di tornare in Italia.
C’è un dettaglio nel loro atto di matrimonio che mi ha colpito: entrambi firmano. Anche la sposa.
Come una signora, come una "gentildonna", per usare la formula più ricorrente nei registri anagrafici.
Non era scontato. Spesso gli atti di matrimonio riportano solo la firma del sindaco e dei testimoni (e non sempre questi ultimi sapevano firmare).
A volte compare quella dello sposo. Ma raramente quella della sposa.
Immagine generata con l'ausilio di ChatGPT
Sempre nel registro dei matrimoni celebrati a Valva nel 1925 un’altra pagina attira la nostra attenzione: questa volta firma solo la sposa. Era nata a Kansas City, Missouri.
Ci piace pensare a quelle giovani donne che, lontano dall’Italia, avevano imparato a scrivere il loro nome.
Forse per mantenere un’identità italiana, tra altri emigrati.
Forse per affermare la loro dignità di cittadine e di donne.
Forse anche perché un giorno la firma di una giovane sposa su un registro non fosse più un elemento capace di attirare l'attenzione.
G.V.