14 febbraio 2025

L'ULTIMA FIERA DI CANIO, IL FORESTIERO Morte nella locanda Feniello

Valva nell'Ottocento, 4
La locanda di Donato Feniello ogni tanto ospita forestieri di passaggio. Commercianti, soprattutto. Si spostano per i loro affari e per loro fermarsi lungo la strada è indispensabile.
Siamo nel 1841.
Il 16 giugno è un mercoledì, sono le 13.
Accade qualcosa di insolito. Forse Donato lo prende come un funesto presagio per la sua locanda.
Non so altro della locanda, nemmeno dove si trovi esattamente.
Però so cosa accade alle ore 13 di quel mercoledì 16 giugno 1841.
Lo so perché, un'ora dopo, Lorenzo Di Gregorio e Donato Mastrantonio si presentano dal sindaco Gabriele Valletta: nella locanda Feniello è morto un forestiero.
Immagine creata in collaborazione con ChatGPT
Il suo nome è Canio Padula, di Rionero; ha quarantadue anni e, come suo padre Gianbattista, è un commerciante.
Sua moglie si chiama Carminella Santoro, non so ancora se hanno dei figli, forse sì.
Non so nemmeno perché si trovi a Valva; quelli sono i giorni di San Vito, forse da qualche parte c'è una fiera e Valva per Canio è solo una tappa nel suo viaggio.
Gli appuntamenti di un anno sono scanditi con regolarità da feste e fiere: probabilmente Canio ha alloggiato altre volte da Donato, forse ci sono locande in località più comode per lui, ma ormai è di casa in questa locanda e anche oggi ha pranzato qui.
Poi ha avuto questa strana idea di morire, lontano da Rionero e da sua moglie Carminella.
Non so se di Canio si è parlato ancora nella locanda e in paese.
Non so se a Rionero qualche discendente ne conosce la storia.
Forse a questo commerciante, morendo, è tornato in mente un proverbio che suo padre gli raccontava fin da bambino: "Il Padre Eterno non si paga i sabati".
Già: il destino o la volontà divina non seguono le leggi del commercio umano; ci sono giorni in cui il guadagno non conta mentre il vento d'estate continua il suo giro.
G.V.