25 aprile 2025

I TRE PARTIGIANI DI VALVA

Valva ha avuto tre partigiani: Michele Cecere, nato e vissuto in paese, Luigi Del Plato, nato in provincia di Taranto da madre valvese, Filiberto Martinelli, nato a Valva ma trasferitosi a Rieti dopo la guerra.

Michele Cecere, un partigiano nelle valli di Fenoglio
Al partigiano più noto in paese, il signor Michele Cecere, abbiamo dedicato diversi post, cercando di inquadrarne la vicenda nel contesto della Resistenza nelle valli Ellero e Corsaglia, in provincia di Cuneo.
Ci siamo occupati del giornale clandestino Rinascita d'Italia, pubblicato nell'estate del 1944 dai "patrioti" di queste valli cuneesi; ecco il post, che presenta una piccola antologia di brani tratti dal giornale: 👉Il giornale partigiano stampato in un santuario
Questi sono gli altri nostri post dedicati al partigiano Michele Cecere:
👉Il partigiano di Valva 
👉Michele, partigiano catturato dai fascisti 
Abbiamo anche raccontato l'emozionante incontro tra la nipote Luciana e la signora Caterina, una donna che ancora ricorda il partigiano venuto dal Sud Italia:
👉La signora che ricorda il partigiano di Valva
👉Le rose e la memoria: omaggio floreale alla donna che ricorda il partigiano Michele Cecere 

Il partigiano Barba
Il preziosissimo lavoro di ricerca storica del prof. Aldo Menna ha consentito di scoprire la vicenda del partigiano "Barba", morto nell'Oltrepò Pavese nel 1945.
fonte: Aldo Menna, Il coraggio di rinascere
Il partigiano si chiamava Luigi Del Plato, figlio di una donna valvese: Rosina Del Plato, figlia di Michele.
Padre e figlia di trasferiscono da Valva in provincia di Taranto, a Leporano, come braccianti; Rosina è già diventata mamma di Francesco; Luigi nascerà in Puglia il 13 luglio 1923.
In questa foto vediamo i due fratelli Francesco e Luigi: entrambi moriranno in guerra, Francesco di malattia a Rodi, Luigi in combattimento a Borgo Priolo (PV), il 21 aprile 1945.

Luigi (a destra) e Francesco

Il partigiano carabiniere
Abbiamo scoperto anche un terzo partigiano di Valva.
Ecco la sua scheda:  

Filiberto Martinelli, di Benedetto e di Maria Petricone, nasce a Valva il 2 dicembre 1919, tre anni dopo il fratello Flavio.
I genitori non sono di Valva: il padre è maresciallo dei carabinieri, la madre risulta "nobildonna".  
Filiberto inizia la sua carriera militare l'11 marzo 1939 come volontario nei Carabinieri e il 27 agosto dello stesso anno è assegnato alla Legione di Roma. Non è certo se abbia partecipato ai combattimenti contro i nazisti a Roma dopo l’8 settembre 1943. Dal 1° ottobre 1943 al 12 giugno 1944 fa parte della formazione partigiana "Giulio Porzio" nel Cicolano, con il ruolo di vicecomandante. Dopo la guerra, si presume si sia trasferito a Rieti, probabilmente a Borgocollefegato. 
Filiberto Martinelli muore a Roma l'8 febbraio 1972; risulta coniugato con la signora Antonietta Granada.

Il dovere della memoria
Ricordare le storie di Michele, Luigi e Filiberto significa tenere viva la memoria e riconoscere l’importanza delle loro scelte, del loro coraggio e del loro impegno nella costruzione di un’Italia diversa, libera e democratica.
G.V.