Ci sono storie che non diventano racconto.
A volte questo accade per pudore o per evitare di rievocare fantasmi che hanno tormentato notti insonni; accade per il timore di non essere creduti o magari perché ci sono persone destinate a guardare sempre avanti.
Michele Cecere non amava parlare del suo passato, eppure egli è sempre stato, a Valva, "il partigiano".
Forse è giunto il momento che la sua storia venga raccontata.
Il soprannome
Non tutti i soprannomi nascono per celia, per ricordare situazioni buffe o caratteristiche originali; alcuni sono impressi nella carne come ferite della giovinezza che restano per sempre.
Il senso pratico che fa nascere e mantiene vivi i soprannomi ha subito esteso "lu partigian" alla famiglia Cecere, ma senza particolari connotazioni storiche o politiche; è probabile che oggi in paese molti non sappiano che nel passato di zio Michele c'è davvero la lotta partigiana.
Combattente per la libertà
Ecco il suo Brevetto di Partigiano, rilasciatogli dal Corpo volontari della libertà:
Il documento presenta sei firme molto prestigiose, come dimostra la seguente -celebre- foto:
La guerra del bersagliere Cecere"Naso greco, colorito bruno, dentatura sana" si legge nei "Dati e contrassegni personali" di Michele Cecere |
Michele Cecere, di Giacomo, nato il 5 maggio 1920 e deceduto nel 1993 |
Quali esperienze ha vissuto il partigiano Michele nei suoi undici mesi sulle colline piemontesi?