23 luglio 2025

IL RAGAZZO DI CASTELNUOVO CHE RIPOSA TRA LE MEMORIE

Un giovanissimo ed esile soldato di Castelnuovo di Conza (provincia di Salerno) riposa nel Sacrario di Fagarè, in una sala che ospita un piccolo museo commemorativo della Grande Guerra.
Una domenica di fine secolo
Il 23 luglio 1899 è una domenica. In Italia regna Umberto I (tra un anno esatto sarà ucciso a Monza), governa il generale Luigi Pelloux, promotore di leggi repressive; il Papa è Leone XIII. 
A Castelnuovo di Conza, in via Fontana, nasce Giuseppe Annicchiarico, figlio di Michelangelo Del Vecchio, contadino, e di Assunta Mariantonia De Rogatis. I genitori si erano sposati nel 1890; Michelangelo era orfano, mentre Assunta era figlia di Domenico (già deceduto) e di Filomena Giuliano.
Il soldatino che riposa tra le memorie della guerra
Abbiamo già raccontato la vicenda di Giuseppe, un giovane della classe '99 che muore sul Piave e ora risposa nel Sacrario di Fagarè della Battaglia, in provincia di Treviso.

La foto è stata scattata presso il Sacrario militare di Fagarè della Battaglia, come documento storico e in omaggio alla memoria di un soldato caduto durante la Prima Guerra Mondiale.  
Il loculo di Giuseppe è nella prima navata del Sacrario, dove è allestita una piccola stanza che ospita un museo. 
Si tratta di uno spazio raccolto, ma molto significativo, in cui sono esposti cimeli della Grande Guerra. Nelle teche si possono osservare uniformi, armi e munizioni originali, insieme a documenti, fotografie e oggetti personali. È come una rappresentazione tangibile del sacrificio di tanti giovani: armi italiane e austriache, oggetti di vita  quotidiana dei due fronti parlano con forza al visitatore di oggi, restituendo concretezza alle storie dei soldati e rafforzando il legame con i nomi incisi nei loculi vicini.
Ora che le armi tacciono, possiamo onorare la memoria dei caduti e, insieme, riflettere sulla tragica insensatezza della guerra.

Il foglio matricolare
In occasione del compleanno del giovane caduto, abbiamo consultato il suo foglio matricolare all'Archivio di Stato di Salerno.
Alla visita di leva Giuseppe misura 1,56 m. 
Nel 1915, la statura media dei maschi italiani registrata durante le visite di leva era di 1,66 m; questo dato proviene da una serie storica dell'Istat riferita a coscritti italiani di età compresa tra i 17 e i 20 anni. Dunque Giuseppe è di dieci centimetri più basso della media dei suoi coetanei. La circonferenza toracica del giovane è al limite minimo consentito dai regolamenti militari, ma comunque entro i parametri per l'idoneità.
Giuseppe ha i capelli castani lisci, gli occhi grigi, il colorito roseo, la dentatura sana; dichiara di essere un contadino e di non sapere né leggere né scrivere.
È arruolato come soldato di leva della terza categoria.

La prima categoria includeva coloro che risultavano pienamente idonei al servizio militare: venivano arruolati e destinati al servizio attivo. Nella seconda categoria rientravano i soggetti anch’essi idonei, ma non chiamati subito alle armi, perché eccedenti rispetto al fabbisogno; restavano in riserva e potevano essere richiamati in caso di necessità. Infine, la terza categoria comprendeva chi era esonerato dal servizio per motivi familiari o altri impedimenti, pur risultando tecnicamente idoneo. Tuttavia, in caso di guerra o mobilitazione generale, anche i soldati inizialmente assegnati alla seconda o terza categoria potevano essere richiamati e mandati al fronte.

Giuseppe viene chiamato alle armi il 13 giugno 1917, assegnato al deposito del 14° Reggimento  Fanteria, destinato alle truppe mobilitate in zona di guerra.
Nel precedente post che gli abbiamo dedicato, abbiamo riportato un'informazione tratta dall'Albo dei Caduti: Giuseppe è nel 244° Reggimento Fanteria quando risulta disperso sul Piave.
Le due notizie non sono necessariamente in contraddizione: Giuseppe Annicchiarico è amministrativamente legato al deposito del 14° Reggimento Fanteria ma operativamente è assegnato al 244° Reggimento, dove combatte fino alla scomparsa. Ricordiamo che dal "deposito" partivano i soldati che venivano assegnati al altri reparti combattenti.
L'ultima annotazione sul foglio matricolare recita: 
Disperso in guerra giusto riferimento Reali Carabinieri di Laviano. E' come dire: è disperso in guerra, lo attestano i carabinieri di Laviano.

Giovane Giuseppe, soldatino di Castelnuovo, perdonaci se ti abbiamo perso di vista.

Approfondimenti
Post dedicati alla vicenda di Giuseppe e al Sacrario di Fagarè:

La spiegazione sulle tre categorie di soldati è stata elaborata da ChatGPT, basandosi su documenti storici italiani relativi al servizio di leva durante la Prima Guerra Mondiale, tra cui fonti dell’Archivio di Stato e studi storici sul reclutamento militare in Italia.

G.V.