La torta è quella che si vede in tante foto degli album di famiglia a Valva, tra gli anni Sessanta e Settanta: un bambino o una bambina festeggia il compleanno, tutte le bottiglie di alcolici presenti in casa (anche quelle ornamentali) schierate a decorare la scena e, al centro, una torta grande e bellissima.
Molto spesso, quella torta era opera di zia Lauretta, signora D'Antona, pasticcera provetta.
Il matrimonio è il suo, celebrato di martedì, il 6 marzo 1941.
Lo sposo però non c'è: è in guerra, ad Addis Abeba. A rappresentarlo, l'amico lavianese Pasquale Nappi.
Nicola D’Antona (all'anagrafe Nicola Gerardo Vincenzo) è nato a Laviano l'8 febbraio 1911, in via Garibaldi, da Raffaele (muratore) e Chiarina Trapanese.
Nell'atto di nascita si nota una particolarità: la firma di papà Raffaele; non capita spesso di trovare la firma del genitore sui registri di nascita (a volte nemmeno i testimoni, a meno che non siano possidenti -quindi benestanti- firmano)
C’era già stato infatti tra il 4 ottobre 1935 e il 20 ottobre 1936, durante la campagna d’Etiopia che culminò con l’ingresso del maresciallo Badoglio ad Addis Abeba. È la stessa vicenda ricordata dal discorso di Mussolini rimasto famoso per il riferimento ai "colli fatali di Roma", sui quali torna a risplendere l’Impero.
Sul foglio matricolare di Nicola compare anche l’importo del premio di mobilitazione: 300 lire.
Nicola è un muratore come suo padre, ma in questa foto sembra quasi un attore a un provino cinematografico:
Salda unità costituita da granatieri e bersaglieri, in prolungata aspra battaglia contro preponderanti forze terrestri ed aeree, superba nel valore come nel sacrificio, opponeva con incrollabile tenacia valida resistenza agli attacchi dell'agguerrito avversario, contribuendo a mantenere in grande onore il prestigio delle armi italiane.
A.O. 1°febbario-1°marzo 1941
Come detto, il matrimonio si celebra a Valva il 6 marzo 1941.
Forse, in quel momento, il suo primo pensiero è stato quello di aver fatto bene a sposare la sua Lauretta.
Possiamo ipotizzare che Nicola D'Antona sia stato liberato proprio per motivi di salute; generalmente i prigionieri degli Alleati vengono liberati molto tardi, sicuramente dopo la fine della guerra.
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| Nicola D'Antona è l'uomo a sinistra; accanto a lui, la suocera Maria Del Plato, che tiene una mano sulla spalla di Laura D'Arcangelo; la donna con la bimba in braccio è Caterina D'Arcangelo. |







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