Vivono in ambienti malsani e inadatti, i pagliericci contengono terra e polvere al posto della paglia perché il contenuto è sempre lo stesso da mesi ed è pieno di parassiti di tutti i tipi.
Vita nel lager; fonte |
Ritengo significativa questa testimonianza, riportata nel volume di Gabriele Hammermann dal titolo "Gli internati militari italiani in Germania 1943-1945" (il Mulino), che ho già avuto modo di citare.
Baracche senza pavimento di pietra e di cemento, che dunque non potevano essere mantenute pulite: la sporcizia provocava infezioni.
Gli internati militari potevano soddisfare le principali esigenze igieniche solo con molta difficoltà; molte aziende presso le quali lavoravano distribuivano loro pochi grammi di sapone e detersivo in polvere.
Spesso i responsabili dei lager attribuivano la mancanza di igiene dei detenuti alla loro mancanza di cultura e al loro scarso interesse per la pulizia e i provvedimenti di disinfestazione e pulizia spesso erano accompagnati da misure punitive.
Hammermann scrive:
Soprattutto contro gli internati provenienti dall'Italia meridionale, che erano considerati poco amanti dell'acqua e del lavoro, scarsamente disciplinati e poco camerateschi, si fece ricorso a umilianti misure punitive.
Molte testimonianze riguardano l'inadeguatezza dell'abbigliamento.
Il pessimo abbigliamento degli internati italiani influiva sullo stato di salute, soprattutto di quelli impiegati nell'industria siderurgica: molte ferite ai piedi erano dovute alla mancanza di calze e pezze da piedi.
La mancanza di un abbigliamento adeguato e di biancheria intima provocava l'aumento di malattie.
Per approfondire
📙Gabriele Hammermann, Gli internati militari italiani in Germania 1943-1945, il Mulino, 2004
Citazioni
Le informazioni e le citazioni contenute in questo post sono tratte dalle pagine 224, 225, 227
G.V.