09 febbraio 2022

UN UOMO MITE DAL NOME INSOLITO

Leggo nei dati Istat che nel 2021 un solo bambino in Italia ha ricevuto il nome di Amodio. Chissà quanti erano in Italia nel 1921 e quanti erano a Valva.
Un uomo mite e gentile che ho conosciuto si chiamava così.
Avviato nel 1942 a Bari, alla 9ª Compagnia Sussistenza dell' Aeronautica Militare, venne catturato il 25 settembre 1943 nell'isola di Rodi.
All'indomani dell'armistizio dell'8 settembre, l'esercito italiano -come a Cefalonia- aveva deciso di rimanere fedele al re Vittorio Emanuele III rifiutando quindi di continuare a combattere con la Wehrmacht. 
L'isola venne invasa dai tedeschi.
Amodio era uno dei valvesi che si trovavano nelle isole dell'Egeo, in quegli anni dominio italiano: due sono morti a Cefalonia e a Corfù, altri sono stati fatti prigionieri.
Amodio fu condotto nel campo Stalag III-A, non lontano da Berlino.


Il campo di prigionia Stalag III-A a Luckenwalde,
a circa 50 chilometri a sud di Berlino


Secondo Wikipedia, in quel campo gli italiani dovevano occuparsi delle sussistenze, del casermaggio, del vestiario: mi piace pensare che il nostro concittadino abbia continuato a fare quello che faceva prima a Bari, ma so per certo che il contesto era diverso.
Un prigioniero italiano ha raccontato di aver dormito a terra nei primi giorni della sua prigionia, in una piccola tenda; il primo giorno gli diedero da mangiare un chilo di pane di segale, da condividere con altri quindici prigionieri, con un po' di burro e gelatina. Racconta che poi i tedeschi distribuivano un secchio di patate da dividere tra venticinque prigionieri. Quando i prigionieri crollavano, i tedeschi li picchiavano.
Più di 200 mila prigionieri passarono per questo Stalag (campo di concentramento tedesco di sottufficiali e militari di truppa), anche se non più di 6-8 mila furono ospitati nel campo principale. Gli altri furono inviati a lavorare in più di mille distaccamenti di lavoro sparsi per lo stato del Brandeburgo.
Il campo venne liberato dall'esercito sovietico il 22 aprile 1945.
Dalla scheda qui allegata, risulta che la data del rientro a casa di Amodio è il 15 agosto 1945: pochi giorni prima del suo ventiquattresimo compleanno.
Davanti a lui, il futuro; alle sue spalle, i giorni difficili della guerra e della prigionia.

Documenti

Per approfondire

G.V.