Non so se Aurelio Torsiello sia in questa foto:
1933, davanti a Palazzo Gaudiosi un gruppo di studenti di Valva con la divisa del corpo di appartenenza; fonte |
Spero di sì, perché non credo ce ne siano altre di lui.
Al cimitero trovo una lapide con due foto, del papà e di una zia. Di lui, solo una sintetica informazione sulla tragica scomparsa:
Aurelio è figlio di Carmine Torsiello (classe 1893), a sua volta figlio di Giovanni e di Maria Gugliocciello (o forse Gugliucciello). Carmine aveva un fratello di nome Donato (1896); la sorella Maria Michela è sepolta insieme a lui e ad Aurelio.
Settembre di guerra
Nel settembre 1943 a Valva cadono alcune bombe.
Lo sbarco a Salerno ha ormai portato la guerra in Campania, anche nell'entroterra.
Aurelio era al lavoro in un campo quando è accaduto l'incidente.
Gli anziani ricordano i soldati tedeschi morti in località Arenale; la signora Carmela Torsiello ci ha raccontato di essere andata a vedere il cadavere di un soldato tedesco in contrada Serre.
La popolazione si rifugia nelle grotte in montagna, da dove sente il rumore della guerra e vede il fuoco. Mi ha colpito il dettaglio dell'uomo che per non spaventare la piccola Marietta Marciello le dice che la colpa delle fiamme è di un pastore distratto che non ha spento il fuoco.
Non so ancora nulla di Aurelio Torsiello oltre quello che leggo sulla sua lapide; non so se conosceva i miei nonni, ma penso di sì, non so dove si rifugiava con la sua famiglia in quelle settimane di paura.
Potrebbe anche essere in questa altra foto, insieme a giovanissimi compaesani nel monumento ai caduti in guerra:
fonte |
Il 25 settembre 1943 era un sabato. Leggo che quel giorno si festeggia santa Aurelia; non so se il ragazzo lo sapesse -dalle nostre parti l'onomastico è importante, ma non tutti ne conoscono la data se il nome non è molto diffuso- e in fondo spero di no: nessun giorno è adatto per morire a sedici anni, ma farlo in un giorno in cui si potrebbe festeggiare aumenta la beffa atroce del destino.
La signora Marietta ricorda la tragica morte di Aurelio e ci ha raccontato altri due episodi relativi a ordigni bellici. Lei stessa è stata protagonista di un ritrovamento, per fortuna senza conseguenze; in un altro incidente un valvese ha purtroppo perso alcune dita.
Non conosco il nome del bambino di dieci anni della provincia di Pordenone che in questi giorni è deceduto in seguito all'esplosione di un ordigno bellico portato nel garage di casa da qualche adulto.
Ho pensato ad Aurelio quando ho letto questa notizia di cronaca di ottanta anni dopo e mi è sembrato giusto ricordarli insieme.
Approfondimenti
I post relativi ai ricordi delle zie Carmela e Marietta sono i seguenti:
👉Quando la montagna è rifugio: i ricordi di zia Carmela
👉La divisa del sabato e gli ordigni bellici: la guerra della piccola Marietta
👉"Tu sai la storia e io i fatti": la guerra vissuta a Valva nei ricordi di una testimone
G.V.