Sono trascorsi ottant'anni.
Il 30 novembre 1942 un soldato valvese risulta disperso in Russia: è Prospero Annunciata, tenente medico, di 39 anni.
Prospero, figlio di Pasquale e di Maria Consiglia Mollica, nasce a Valva l'8 aprile 1903.
Eccolo in una bella foto pubblicata da Gozlinus:
Prospero Annunciata in una foto pubblicata da Gozlinus |
Dal suo foglio matricolare apprendiamo che nel marzo 1923 aveva ottenuto un congedo provvisorio con l'obbligo di ripresentarsi alle armi nel giugno dello stesso anno, perché munito della dichiarazione di idoneità nella istruzione premilitare; nel settembre 1924 risulta in congedo illimitato, con dichiarazione di "aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà e onore".
Verosimilmente Prospero si laurea in medicina dopo il servizio militare; esercita la professione di medico all'ospedale di Castellammare di Stabia.
Siamo in attesa di ulteriori documenti dall'Archivio di Stato per ricostuire il periodo che va dal 1924 alla partenza per il fronte.
Prospero alla guerra in Russia
Durante la Seconda guerra mondiale, il tenente Annunciata presta servizio nell'ospedale da campo 825 della 9.a Divisione di fanteria Pasubio, sul fronte russo; l'ospedale, come tutti i punti sanitari, è stanziato nelle retrovie della Divisone, a Radtschenskoje.
La località evidenziata è Radtschenskoje |
La Divisione Pasubio, destinata al fronte russo, all'inizio del luglio 1941 parte da Verona e raggiunge -prima tra le unità italiane- la zona di operazioni a Jampol, sul fiume Dnjestr, il 6 agosto.
Nel gennaio 1942, la divisione prende parte alle operazioni di contenimento del nemico nella zona di Izyum; nello stesso periodo, i rimanenti reparti della divisione subiscono un violento attacco nella zona di Nowaja Orlowka, ma il nemico viene respinto.
Nel mese di luglio avanza verso est e si sposta sul fiume Don, dove si attesta nella zona di Jejskoi. Il 20 agosto i russi danno inizio alla prima grande offensiva sul Don e attaccano le posizioni sul fianco destro della divisione. La pressione sovietica si esaurisce in pochi giorni.
Dubrava - Getreide: le vecchie scuole nel 1942 sede di comandi reggimentali e dell'infermeria; fonte |
Il destino di Prospero: prigioniero o disperso?
Renza Martini, esperta della spedizione italiana in Russia, scrive sulla pagina del gruppo Facebook "Dispersi" in Russia:
La data di scomparsa di Prospero ci fa pensare che sia rimasto colpito in un periodo di relativa calma, infatti la controffensiva russa sarebbe scattata verso la metà di dicembre 1942. Possiamo pensare che sia rimasto colpito in un attacco locale o anche che si sia spostato dall'ospedale dove prestava servizio e rimasto sotto un bombardamento. In quanto definito disperso, nessuno ha potuto recuperare il suo corpo. Probabilmente ha avuto una sepoltura in una fossa comune, o forse ci ha pensato la natura a dare sepoltura ai suoi resti.
A Valva si è tramandata un'altra versione: come riporta il già citato 👉 post di Gozlinus, il farmacista don Goffredo Merolla fece sapere a Michele Annunciata che suo fratello Prospero era stato fatto prigioniero e aveva subito il congelamento dei piedi; la notizia era giunta tramite la radio.
Renza Martini sostiene che in quel periodo alla radio le notizie non erano molto attendibili, anche per la volontà del regime. Fino agli anni Novanta, praticamente tutti i soldati non rientrati in Italia risultavano "dispersi"; solo con l'arrivo degli elenchi dalla Russia si è chiarita la posizione dei vari soldati e si è scoperto che tanti "dispersi" erano stati sepolti in campi di prigionia; di conseguenza, le schede sono state uniformate e ora sono consultabili nel sito curato dall'Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia: https://www.unirr.it/ricerche/ricerca-nell-elenco-dei-caduti
In questo schedario, Prospero Annunciata risulta "disperso":
"Riposano in un ambiente di rara bellezza"
Il sito dell'U.N.I.R.R. riporta una bella testimonianza di Ezio Fiori, che nel 2004 ha visitato i luoghi della Divisione Pasubio. Riportiamo queste significative parole:
In lontananza si scorgevano le colline sulle cui cime i soldati della 9a Divisione Pasubio avevano costruito i loro capisaldi. Direi che il panorama del Cappello Frigio [ansa del fiume Don, così chiamata dai nostri fanti] a fine giugno si presentava come un piccola Umbria. I nostri caduti là sepolti, benché lontani dal suolo natio, riposano in un ambiente di rara bellezza.
Panorama sul "Cappello frigio" è sullo sfondo; fonte |
🔍Approfondimenti
Le citazioni nel testo sono tratte da:
- https://www.unirr.it/viaggi/657-ezio-fiori-viaggio-sui-luoghi-della-pasubio?jjj=1669585359788
🙏Ringraziamenti
A Veronica Cuozzo, pronipote del fratello del tenente Annunciata, per la gentile collaborazione e per i documenti forniti.
A Renza Martini, per la consulenza storica, per aver ospitato e commentato sulla pagina del suo gruppo le storie dei due soldati valvesi sul fronte sovietico e per tutto quello che fa per custodire la memoria dei soldati caduti e dispersi in Russia.
G.V.