Legge 13 gennaio 2025, n. 6
Istituzione della “Giornata degli internati italiani nei
campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale”
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 25 del 31
gennaio 2025
Il 13 gennaio 2025 il Presidente della Repubblica ha
promulgato la legge che istituisce il 20 settembre come “Giornata degli
internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda
guerra mondiale”.
Approvata all’unanimità, la legge riconosce ufficialmente
questa data per onorare la memoria degli italiani – militari e civili – che
furono deportati e costretti al lavoro forzato nei lager nazisti, dopo aver
rifiutato di collaborare con il regime nazifascista in seguito all’armistizio
dell’8 settembre 1943.
Lo scopo è promuovere la conoscenza di questa tragica vicenda storica,
specialmente tra le giovani generazioni, in continuità con il Giorno della
Memoria (27 gennaio) e con la Festa della Liberazione (25 aprile).
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Padova, Museo nazionale dell'Internamento- Tricolore dal Lager di Mittelbau-Dora, donato dal cav. Sisto Santin
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Proponiamo una sintesi dei quattro articoli della legge, anche attraverso una serie di domande e risposte.
Articolo 1 – Istituzione e finalità della Giornata
Perché il 20 settembre?
È il giorno in cui, nel 1943, Hitler modificò arbitrariamente lo status dei militari italiani catturati dopo l’armistizio: da prigionieri di guerra a internati militari. Questo li privò delle tutele previste dalla Convenzione di Ginevra del 1929 e li espose a trattamenti disumani.
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Padova, Museo nazionale dell'internamento |
Qual è l’obiettivo della Giornata?
La Giornata vuole conservare la memoria degli italiani deportati nei campi di
concentramento, dove subirono violenze e furono costretti al lavoro coatto per
aver rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e al regime nazista.
La Giornata vuole anche onorare i militari uccisi per quel rifiuto,
trasformando il ricordo in un messaggio di pace rivolto alle nuove generazioni.
Qual è il contesto storico in cui si inserisce la vicenda degli internati italiani?
Dopo l’8 settembre 1943, circa 800.000 italiani furono deportati nel
Terzo Reich. Di questi, oltre 650.000 furono Internati Militari Italiani
(IMI): scelsero la prigionia al collaborazionismo. Circa 50.000
morirono per fame, malattia, esecuzioni o bombardamenti.
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Padova, Museo nazionale dell'internamento |
Quali iniziative sono previste il 20 settembre?
Province ed enti locali possono promuovere cerimonie commemorative (anche
presso l’Altare della Patria a Roma); il conferimento della medaglia d’onore;
incontri, dibattiti, mostre, ricerche, pubblicazioni; momenti di
riflessione per diffondere il valore storico e morale della vicenda degli
internati.
Qual è il rapporto con le altre ricorrenze?
Le celebrazioni del 20 settembre si affiancano a quelle del 27 gennaio
(Giorno della Memoria) e del 25 aprile (Liberazione).
Medaglia d’onore
In occasione della Giornata, è conferita la medaglia d’onore prevista dalla
legge finanziaria del 2006, destinata a internati e deportati (militari e
civili) nei lager nazisti e ai loro familiari.
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Gustavo Antonelli, La catena per il trasporto del rancio; fonte |
Articolo 2 – Coinvolgimento delle istituzioni e delle
associazioni
I Ministeri dell’Istruzione, Università, Cultura, Difesa e
Interno stabiliranno le linee guida per il coinvolgimento di scuole e
università, di amministrazioni pubbliche.
Il tutto nel rispetto dell’autonomia scolastica e
universitaria, con l’obiettivo di promuovere il valore storico ed educativo
della Giornata.
Associazioni coinvolte
Attraverso un protocollo d’intesa con i ministeri, partecipano alla Giornata le
seguenti associazioni: ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi
Nazisti), ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti), ANRP
(Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, Internamento e Guerra di
Liberazione).
L’ANRP assume anche funzioni di coordinamento tramite il proprio centro studi.
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Padova, Museo nazionale dell'internamento |
Articolo 3 – Natura della Giornata
Il 20 settembre non è considerato solennità civile:
non comporta orario ridotto negli uffici pubblici né obbligo di imbandieramento
degli edifici.
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Padova, Museo nazionale dell'internamento |
Articolo 4 – Copertura finanziaria
L’attuazione della legge non comporta nuovi o maggiori oneri
per la finanza pubblica: tutte le attività saranno realizzate con risorse già
disponibili.
La legge che istituisce la "Giornata degli internati italiani" è sicuramente un passo decisivo per la difesa di una memoria ancora poco conosciuta in Italia, ma fondamentale per la Resistenza.
Più volte il nostro blog ha citato queste parole di un internato italiano celebre, lo scrittore Giovannino Guareschi. Le ripetiamo, perché ci sembrano una significativa sintesi del valore della scelta degli IMI, una scelta incentrata sulla dignità come forma silenziosa ma incrollabile di resistenza:
Io non mi considero prigioniero, io mi considero combattente...sono un combattente senz'armi, e senz'armi combatto. La battaglia è dura perché il pensiero dei miei lontani e indifesi, la fame, il freddo, la tubercolosi, la sporcizia, le pulci, i pidocchi, i disagi che non sono meno micidiali delle palle di schioppo...Io servo la patria facendo la guardia alla mia dignità di italiano.
Giovanni Guareschi, Diario clandestino