Centenario della serata organizzata
dal circolo valvese di Newark
per il Monumento ai caduti
Newark - Valva, 1924-2024
I testi dei discorsi della serata organizzata dal Circolo Valvese di Newark, in New Jersey, per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione del monumento ai caduti di Valva non ci sono pervenuti.
Li abbiamo immaginati da alcune frammentarie testimonianze, ricostruendone il contesto storico e culturale e preferendo cercare di restituirne l'emozione con la quale sono stati pronunciati ed ascoltati piuttosto che una qualche precisione filologica.
Ecco il risultato del nostro lavoro.
Discorso
del presidente del Circolo Valvese di Newark,
Michele
Feniello
Buonasera!
A nome del Circolo Valvese Maria Assunta di Newark che ho l’onore di presiedere do il benvenuto a tutti i nostri illustri ospiti, ai nostri amici italiani, ai nostri friends americani.
Siamo onorati di ospitarvi in questa serata organizzata dal nostro circolo.
La vostra generosità ci permetterà
di inviare alla nostra amata Valva il contributo dei fratelli che lavorano in
terra d’America.
Questa serata vuole essere per
noi una festa e un omaggio ai nostri eroi, caduti per la grandezza della patria
e la libertà del mondo.
Vogliamo contribuire all’erigendo
monumento in Valva perché resti sempre vivo il ricordo di coloro che
sacrificarono la loro giovane vita al bene supremo dell’Italia.
Compaesani, amici tutti,
non è stato semplice per noi venire a vivere qui in America.
Con il nostro lavoro facciamo onore alla nostra bella patria.
Alcuni di noi sono diventati cittadini americani, per dare un futuro migliore ai loro figli e più sicurezza alle loro famiglie, ma giammai verrà meno l’amore per l’Italia e per Valva.
Sette anni fa, quando anche gli Stati Uniti sono entrati in guerra, alcuni valvesi emigrati qui si sono arruolati con l’esercito americano.
Accanto alla bandiera americana svettava il glorioso vessillo tricolore, con lo stemma del nostro Re!
Quattro dei nostri giovani non
sono tornati dall’Europa, dagli insanguinati campi di Francia oppure sono
tornati avvolti nella bandiera.
Li voglio ricordare questa sera.
Sono sicuro che nel monumento che
sorgerà a Valva i loro nomi saranno insieme a quelli degli altri caduti
valvesi, perché figli di un’unica terra, caduti per uno stesso destino, e
perché le loro madri hanno pianto la loro morte come hanno fatto le altre madri
per i loro figli morti in Italia.
I nostri giovani caduti sono:
Cuozzo Giuseppe
Figliulo Carmine
Spiotta Raffaele
Torsiello Francesco
A loro, e a tutti i valvesi caduti sui campi di battaglia o a
causa della guerra, va il nostro deferente omaggio.
Lascio ora la parola al
presidente del comitato Pro Monumento, Antonio Caprio, che ringrazio per il grande
lavoro che ha fatto insieme ai soci che hanno costituito il comitato per
organizzare questa serata.
Buona serata a tutti voi.
Viva l’Italia, viva i nostri caduti,
viva il Circolo Valvese di Newark e viva Valva!
Discorso del presidente del Comitato Generale Pro Monumento
Antonio Caprio
Buonasera a tutti!
A nome del Comitato generale Pro
Monumento ringrazio tutti i membri del circolo valvese Maria Assunta per il
compito che ci è stato affidato.
Voglio ringraziare i membri del
Comitato che hanno lavorato insieme a me per organizzare questa serata; nelle
prossime settimane continueranno i rapporti con l’amministrazione comunale di
Valva e con il comitato che si occuperà del monumento.
Grazie al tesoriere Lorenzo Falcone,
al segretario Giuseppe Valletta e al vice segretario Serafino Falcone.
Ringrazio il comitato stampa:
presidente Giuseppe Spiotta, componenti Giovanni Fasano di Giacomo e Giovanni
Caprio.
Comitato recita: presidente Vincenzo
di Florio, componenti Pietro Caprio e Francesco Valletta.
Comitato musica: presidente
Giacomo Freda, componenti Giuseppe Valletta e Fedele Caprio.
Ringrazio anche gli altri membri del Comitato generale: Michele Anastasio, Giuseppe Falcone di Michele e Giuseppe Falcone fu Michele.
In questa grande serata di
beneficenza canteremo canti patriottici, per esprimere con il canto la
devozione alla nostra madre comune che è l’Italia.
Assisteremo a un’opera teatrale
ambientata nel Risorgimento, un’età che è l’alba del nostro Regno d’Italia.
L’Unità d’Italia, l’opera dei
nostri padri è stata portata a termine dal sacrificio dei nostri figli,
restituendo ai sacri confini della patria le terre che ancora non erano state
redente.
Successivamente applaudiremo il
nostro illustre connazionale Eduardo Migliaccio, meglio conosciuto da tutti noi
come Farfariello, figlio della terra salernitana come noi.
Infine con il maestro Carlo De
Carli continueremo a intonare canti patriottici, perché è bello cantare il nostro
amore per l’Italia!
Auguro a tutti voi una serata
indimenticabile e voglio ringraziare tutti coloro che daranno il loro
complimento per sostenere la nostra bella e nobile causa.
Senza ulteriori indugi, lascio la
parola al nostro giovane oratore, Giuseppe Spiotta.
Viva l’Italia e viva il nostro Re, viva l’America che ci accoglie e ci dà il lavoro che tanto abbiamo cercato, viva questa bella amicizia tra i nostri popoli e viva Valva!
Discorso
dell’oratore del Circolo Valvese di Newark
Giuseppe
Spiotta
Cari amici, concittadini, signori ospiti.
I nostri cuori palpitano d’amore per la nostra patria,
i nostri pensieri si innalzano verso la terra che ci ha dato i
natali,
le nostre braccia si stringono intorno al collo delle madri e
dei padri che abbiamo lasciato a Valva, ai fieri fratelli, alle care sorelle.
Che i nomi dei nostri caduti gloriosi siano incisi nel marmo
imperituro!
Le loro luminose ferite restino nel cuore delle loro madri
come fiori nati dal sangue sparso per la patria sacra, infondano forza ai loro
padri, ispirazione ai loro fratelli e ai giovani figlioli, diano conforto alle
spose e alle sorelle.
Leggendo i nomi dei martiri per la grandezza della patria,
i venturi apprendano il culto delle antiche virtù.
L’erezione di questo monumento sarà per i nostri figli un
ricordo, a venerare la memoria di coloro che s’immolarono per una più grande,
più forte e più rispettata patria: l’Italia.
Mai dimenticheremo, valvesi in patria e in terra d’America,
che il glorioso popolo italiano, che tanti allori conquistò grazie al suo genio
e al suo valore, ovunque seppe imprimere le vestigia della sua alta civiltà.
Fieri di quell’augusto passato, i nostri soldati pugnarono sui
monti dei sacri confini della patria, generosamente offrirono la loro gioventù
al dovere, la loro vita a un destino sì tremendo e glorioso.
Possa il loro esempio essere la garanzia del primato italico nel mondo.
Dall’erigendo monumento in Valva, salga una voce di vita e non
di morte, a ricordarci che la vita è dovere, lotta, sacrificio e martirio.
Dal sangue puro dei martiri ogni zolla del suolo della patria è resa feconda: sbocci il fiore della concordia tra i fratelli.
Soci del circolo, amici valvesi, fratelli!
Abbiamo un tesoro da custodire e tramandare ai nostri
discendenti, un prezioso retaggio che ci unisce all’Italia, la nostra amata
madrepatria!
Anche se viviamo lontani dal suo sacro suolo, sentiamo pulsare
nel cuore un amore ancora più ardente, elevando i nostri fervidi saluti al
nostro ridente cielo, ai nostri amati monti.
Promettiamo, o fratelli valvesi, di rendere la nostra patria orgogliosa di
noi, come buoni figlioli con il nostro lavoro onesto nella generosa terra
d’America che ci ha accolti.
Vi invito a unirvi nel nostro nobile impegno di rendere
omaggio ai nostri eroi caduti.
Con la vostra generosità possiamo erigere un monumento che sarà un tributo eterno alla grandezza dell’Italia e alla memoria dei nostri prodi, che con il loro sacrificio onorano l’Italia e rendono nobile la nostra cara Valva.
Cari amici,
oggi piantiamo il seme della memoria, destinato a germogliare
nella terra del monumento imponente che sorgerà a Valva.
Il nobile dono di sua eccellenza il marchese d’Ayala diventerà
ancora più nobile perché offerto al sacrificio dei giovani valvesi.
Sotto il monte reso venerabile dalla grotta dedicata al nostro
protettore San Michele Arcangelo, invitto duce delle schiere angeliche, sorgerà
un bosco sacro.
Sì, perché ogni caduto in guerra è un albero che cade per la
libertà e la pace, così ogni albero che piantiamo in sua memoria cresce
rigoglioso, simbolo di vita rinascente.
Ogni albero del nostro monumento sarà sacro, perché dedicato
al sacrificio di un giovane, al pianto di sua madre, al virile dolore di un
padre e di un fratello, alla sofferenza di una giovane sposa, di una cara
sorella.
Che questo monumento possa essere per sempre un santuario di
riflessione e gratitudine!
Spero che il nostro impegno possa ispirare le generazioni
future a onorare il passato, a venerare i padri.
Ogni volta che un valvese poserà lo sguardo su questa maestosa
opera, possa sentire nel cuore e nell’anima
l’unione con noi valvesi d’oltreoceano, come figli di un’unica
patria, membri di un’unica comunità.
Grazie a tutti per il vostro contributo e per l’amore che
nutrite per la nostra patria.
Viva l’Italia!
Viva i nostri eroi!
Viva Valva!
Ecco il 📹video in cui abbiamo letto i discorsi. E' il settimo episodio del documentario Di radici e di sangue.